Senza Ronaldo e senza un minimo di forza dopo l’impresa di Champions, la Juve conosce la sua prima sconfitta in campionato. Tanto inaspettata quanto indolore, considerando il percorso fin qui perfetto e i 18 punti di vantaggio sul Napoli secondo in classifica, ma i bianconeri si sono arresi con fin troppa facilità contro un Genoa che gioca meglio e si toglie lo sfizio di interrompere l’imbattibilità dei campioni d’Italia. La squadra di Allegri in campionato non perdeva da 329 giorni (blitz del Napoli allo Stadium) e finora aveva concesso solo 3 pareggi su 27 partite. Uno di questi proprio contro il Genoa, casuale e beffardo, nel primo passo falso del girone d’andata. Oggi, invece, la Juve non ha fatto nulla per vincere e incassa un 2-0 senza appello con l’ex Sturaro (tornato in campo dopo 9 mesi di calvario) in gol e Pandev a rifinire il successo che è stato condizionato anche dalla Var: ha tolto un rigore al Genoa e annullato lo 0-1 alla Juve.

Allegri non cambia il modulo (3-5-2) dell’impresa di Champions, ma gli uomini. Rispetto alla sfida di martedì sono ancora titolari solo Bonucci, Cancelo, Emre Can, Pjanic e Mandzukic, mentre l’attesa è massima per Dybala e Perin. Il numero 10 bianconero gioca di nuovo dal primo minuto, al fianco del centravanti croato, con l’obiettivo di riprendersi la Juve potendo anche sfruttare l’assenza di CR7, mentre il portiere per la prima volta scende in campo a Marassi da ex. Le prestazioni dei due osservati speciali è differente: Perin è decisivo nel primo tempo per respingere il tiro di Sanabria (16’) e quello di Romero (30’) poco prima dell’azione del rigore concesso per fallo di mano e poi annullato dalla Var per fallo di Kouamè. Dybala ci prova, suo l’unico tiro bianconero al 22’ (Radu blocca), ma la Juve non ha energie e voglia per imporsi contro un Genoa ben organizzato e molto impreciso.

Nella ripresa i bianconeri spostano Cancelo sulla fascia sinistra e abbassano Alex Sandro per un 4-4-2 che non cambia il copione della sfida. Anche perché il gol della Juve, segnato all’11’ da Dybala su assist dell’esterno portoghese, viene prima convalidato e poi annullato dalla Var per un fuorigioco iniziale di Emre Can. In quel momento la squadra di Allegri si spegne, nonostante l’inserimento di Bernardeschi, e il Genoa con Pandev inizia a pungere. Il piano si inclina a favore dei rossoblù che al 27’ trovano la rete del vantaggio con il gol del neo entrato Sturaro. E’ una festa nella festa per Marassi, tutto esaurito, che non crede ai propri occhi: i campioni d’Italia non riescono a giocare, perdono quasi tutti i contrasti e vanno ancora sotto su un contropiede lanciato dall’imprendibile Kouame e rifinito da Pandev al 36’ del secondo tempo. Un 2-0 che per il Genoa è già storia, per la Juve solo un incidente di percorso dopo aver dato tutto contro l’Atletico Madrid.

La Juve è prima a 75 punti, contro i 57 del Napoli impegnato oggi alle 18 contro l’Udinese. Finora, i bianconeri avevano ottenuto 24 vittorie e tre pareggi.

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