La medaglia d’oro in Staffetta è arrivata a certificare il dominio italiano. Oggi è l’Italia il movimento numero uno al mondo dello scialpinismo. A Villars-sur-Ollon, in Svizzera, gli azzurri hanno vinto otto medaglie solo a livello Seniores alle quali vanno aggiunte quelle Under 23 e quelle Juniores e Cadetti. E anche senza Damiano Lenzi - out per una caduta nell’Individuale e primo uomo nella storia ad aver vinto classifica di Coppa del Mondo e de La Grande Course (che raggruppa le grandi classiche) nello stesso anno solare - hanno dominato lo stesso.

Con Nicolò Ernesto Canclini al lancio, Nadir Maguet in seconda frazione, Michele Boscacci in terza e Robert Antonioli in quarta, l’Italia ha fatto il botto. Oro con 1’ di vantaggio sulla Francia e 1’18” sulla Spagna che in una gara di 27’ totali significano aver fatto un’altro sport. All’inizio ci hanno provato gli svizzeri a fare la voce grossa ma non avevano fatto i conti con super Antonioli, l’uomo di questi campionati. Nell’ultimo tratto del pezzo a piedi con gli sci nello zaino l’alpino lombardo ha fatto il vuoto, assicurato l’oro all’Italia, e goduto, lui che è discesista sopraffino, il ritorno a valle.

La Svizzera, invece, si prende una penalità e viene retrocessa in quarta posizione. Per Antonioli è il secondo oro dopo quello dell’Individuale vinta davanti al compagno di squadra Michele Boscacci e la sesta medaglia dopo il bronzo nella Sprint, l’argento nel Vertical - che sarebbe potuto essere oro se non avesse perso una pelle in partenza - e l’argento nel Team Race con Boscacci. E dietro c’è dell’altro: Maguet è cresciuto e ha vinto il bronzo nella Team insieme al vecchio lupo Matteo Eydallin; Canclini ha saputo gestire bene lo stress di correre per vincere e Davide Magnini, Under 23 che mette il becco e vince anche tra i Senior, è già pronto al salto.

Tra le donne Alba De Silvestro ha vinto l’argento Individuale e quello Team Race con l’Under 23 Giulia Murada che ha dominato il Vertical tra le Under. E poi ci sono gli Juniores con Giovanni Rossi che ha vinto, manco a dirlo, l’oro Individuale e Sébastien Guichardaz argento. In uno sport che fa fatica a trovare l’identità agonistica ai massimi livelli, che bisticcia tra federazioni con campionati del mondo e Pierra Menta, prima prova delle grandi classifiche, messe in calendario nella stessa settimana di gare e il no ai Giochi Olimpici. Restano le Olimpiadi giovanili di Losanna 2020 proprio a Villars per dare forza ad un movimento che, invece, tra gli amatori, spopola.