Massimiliano Allegri, sarà l’Ajax la rivale della Juve ai quarti di Champions. Come valuta il sorteggio?
«L’Ajax è una squadra veloce, con ragazzi con qualità e affrontarli nella loro casa sarà difficile. Giocano e sarà differente dall’Atletico, però è sbagliato pensare alla semifinale o alla finale: c’è il quarto e pensiamo a passare il turno. Concentrati e non facciamoci distrarre: eravamo fuori e adesso siamo in finale: tutto in 5 giorni, ecco perché ci vuole calma e molto equilibrio. Viviamo con emozione e felicità».

A mente fredda, quella di martedì sera allo Stadium è stata una delle vittorie più belle della sua carriera?
«Mica giocavo io, a parte il colpo di tacco (ride, ndr)… Mi ha fatto piacere l’entusiasmo dei tifosi e questo deve riprodursi: qualcosa sta cambiando, però manteniamo il profilo basso e ora pensiamo allo scudetto».

Come si gestisce il post-Champions?
«Mantenendo l’equilibrio e la calma. La Juve contro l’Atletico Madrid ha fatto una grande cosa in una serata speciale e emozionante: le cose vanno vissute e questo è l’insegnamento numero uno, ora però tuffiamoci in campionato e non pensiamo alla Champions».

Domani non ci sarà Ronaldo. Perché non è stato convocato?
«Volevo farlo riposare, anche perché poi va con il Portogallo. Meglio lasciarlo a casa».

Come riesce a fare turnover con lui?
«Non devo convincerlo. All’interno di una squadra un allenatore non è un dittatore: parla, valuta e si confronta. Anche con gli anzianotti come Ronaldo e Chiellini: Cristiano ha giocato tantissime partite, più dello scorso anno, e ora torna in nazionale. Preferisco risparmiargli qualche partita e lui ha condiviso la mia idea. Come Chiellini, altrimenti lo prendo e lo butto via».

Teme che Ronaldo possa essere squalificato per l’esultanza ai tifosi dell’Atletico?
«Sarebbe da squalificare lo Stadium per le esultanze di tutti... Non la vedo una cosa strana, ma solo come un’esultanza. E non abbiamo paura della squalifica, perché non ci sarà».

Come si torna in campionato?
«Per la matematica servono 5 vittorie, quindi facciamole. Giochiamo alle 12.30 e il Genoa in casa è differente: serve una partita giusta, c’è entusiasmo dopo l’Atletico e dobbiamo continuare. Non buttiamo fuori l’acqua dalla bottiglia, ma teniamola sempre piena. Non eravamo scarsi prima e non siamo già in finale. Sempre un passo alla volta, ora vinciamo a Genova. Abbiamo 5-6 giocatori freschi e giocheranno loro».

Agnelli ha abbracciato Ronaldo nello spogliatoio dopo la vittoria sull’Atletico. C’è stato anche un abbraccio con lei?
«Ci siamo abbracciati tutti dopo la partita: è una serata da ricordare, ma andiamo avanti. Anche perché non abbiamo ancora fatto nulla».

Questi momenti pesano nella scelta del futuro?
«Io le vivo queste emozioni, ma poi bisogna staccarsi. Abbiamo un’altra partita, ma il mio futuro non dipendeva dal passaggio del turno o dall’eliminazione. Parleremo a fine anno di quel che potrà essere il futuro, ma ora non ha senso: siamo dentro la stagione e godiamocela».

Ecco l’elenco dei giocatori convocati: Szczesny, Chiellini, Caceres, Pjanic, Dybala, Alex Sandro, Matuidi, Mandzukic, Kean, Bonucci, Cancelo, Pinsoglio, Perin, Emre Can, Rugani, Bentancur, Bernardeschi, Spinazzola, Nicolussi Caviglia, Moreno.

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