16 marzo 2019 - 12:00

Derby, ecco cosa devono fare Milan e Inter per vincere la partita

Il mondo si è capovolto dal 21 ottobre quando i nerazzurri vinsero 1-0 la gara del girone di andata. I rossoneri cercheranno di imporre il gioco

di Monica Colombo

Derby, ecco cosa devono fare Milan e Inter per vincere la partita
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All’andata ci pensò Mauro Icardi a tempo abbondantemente scaduto a decidere il derby. Finì 1-0 con zampata decisiva dell’argentino, ora ritiratosi sull’Aventino e tutti a casa. Donnarumma non fu irreprensibile, era un momento in cui il Milan arrancava privo di certezze. Era il 21 ottobre e in quella fase della stagione l’Inter si sentiva ancora l’anti-Juve. La squadra di Gattuso fu criticata perché invece di cercare di impostare la propria manovra diede l’impressione di giocare per il pari, limitando - senza risultato - le potenzialità offensive dell’Inter.

Milan

Il mondo si è capovolto da allora. E’ vero che l’allenatore dei rossoneri è passato attraverso le forche caudine della critica, è uscito dall’Europa League, ha tremato per la propria panchina. Ma poi anche grazie al mercato di gennaio che ha consegnato al tecnico rossonero Piatek e Paquetà i rossoneri hanno visto la luce. Sono terzi in classifica con un punto di vantaggio sui cugini, hanno trovato nel polacco un formidabile terminale offensivo e una granitica solidità difensiva. L’unico rischio è scendere in campo troppo da favoriti, spinti da un’atmosfera di entusiasmo dilagante in città. Le prove opache registrate a partire dalla sfida dell’Olimpico in Coppa Italia contro la Lazio in poi non devono essere sottovalutate. La squadra sembra stanca, quindi benedetta sia la sosta, Ma prima Rino chiede ai suoi uno sforzo suppletivo, senza però rinunciare ai propri uomini. Ora che la squadra ha trovato una sua quadratura pare difficile che l’allenatore deroghi dai suoi undici con il rischio di spedire ancora una volta, nonostante la brillante prestazione con il Chievo, Biglia in panchina. Regola numero uno: non giocare per il pari, badando solo a frenare le avanzate dei nerazzurri. La strategia, come si è visto all’andata, non paga.

Inter

L’Inter al contrario viene da un periodo tormentatissimo. Da dicembre a oggi ha dilapidato 8 lunghezze di vantaggio che conservava sui cugini. Dopo essere uscita dalla Champions, è stata estromessa giovedì dall’Europa League. Non ha più la Coppa Italia e nemmeno un attaccante di caratura internazionale a cui affidarsi. Il caso Icardi che fino a pochi giorni fa sembrava aver cementato il gruppo ha invece allargato il focus sul disequilibrio della rosa -vedasi Ranocchia schierato centravanti per disperazione nel finale anche contro l’Eintracht-. L’Inter ha tutti gli elementi contro sulla carta. Spalletti è a rischio e in ogni caso quest’estate saluterà la Pinetina, dopo oltre un mese di braccio di ferro e tentativi di mediazione falliti Icardi ancora non si è messo a disposizione del gruppo e chissà se lo farà prima della fine della stagione, lo spogliatoio è da rifondare, anche con l’addio ormai scontato di Perisic a fine stagione. La serenità non abita qui. Ecco perché Gattuso non dovrà commettere la leggerezza di pensare che siano già sconfitti in partenza. Se l’Inter dovrà sfoderare una prova d’orgoglio lo farà proprio nella gara più attesa in tutta Milano.

Incasso record

Nel derby numero 223 l’incasso complessivi è di 5,7 milioni, record anche per tutta la Serie A. In uno stadio sold out, 4 mila sono i biglietti acquistati da tifosi stranieri. 590 i Milan Club a San Siro, il più esotico proviene dal Bahrein. La partita sarà trasmessa in 200 Paesi. Ben 600 fra giornalisti, fotografi e produttori televisivi sono accreditati per il match. Oltre 170 apparecchi di illuminazione proietteranno le fiamme lungo tutto il perimetro esterno dello stadio in ossequio al tema della sfida «Join the flame». Prima della partita canterà Ghali, mentre all’intervallo grandi ex da Nesta a Inzaghi presenteranno con Gazidis e Scaroni le maglie speciali con cui il Milan Glorie giocherà a Liverpool il 23 marzo prossimo contro le legends dei reds, replicando la finale del 2007. Altri tempi, ma il Milan sogna di riviverli presto.

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