Le Commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera hanno chiuso stanotte l’esame degli emendamenti al decretone su reddito e pensioni e dato mandato al relatore per portare il provvedimento in Aula lunedì mattina, nei tempi previsti. Il decreto dovrà poi tornare al Senato per la seconda lettura e per essere approvato in via definitiva entro il 29 marzo. Ecco le ultime novità contenute.

RISCATTO LAURE AGEVOLATO OLTRE 45 ANNI
Riscattare la laurea con le agevolazioni previste dal decretone potranno essere anche gli ultra quarantacinquenni. Lo prevede un emendamento della Lega. Resta comunque il limite temporale del 1996. Possono cioè fruire della prevista detrazione del 50%, infatti, solo coloro che sono «privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995».

PIU’ AIUTI ALLE FAMIGLIE CON DISABILI. Approvato l’emendamento che allarga la platea per la pensione di cittadinanza. Questa potrà essere concessa anche nei casi in cui “il componente o i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore ai 67 anni convivano esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza”. Rivista anche la scala di equivalenza per rafforzare il contributo ai nuclei che hanno a carico familiari disabili, che potrà arrivare ad un valore massimo di 2,2 (normalmente il valore massimo è 2,1). Con questo ritocco, il beneficio sarà maggiorato di 50 euro, salendo dai 1.330 attuali a 1.380.

STRETTA SUI “GENITORI SINGLE”. Via libera anche alla stretta verso i genitori single che fanno domanda per l’accesso al reddito di cittadinanza. Per “evitare comportamenti opportunistici” ai fini del calcolo Isee, in presenza di figli minori, farà parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente o non sposato.

IL VICEPRESIDENTE PER INPS E INAIL. Verrà istituita la figura del vicepresidente dell’Inps e dell’Inail. La proposta è stata presentata in un emendamento dalle relatrici Elena Murelli (Lega) e Dalila Nesci (M5S). Il vicepresidente verrà “scelto tra persone di comprovata competenza e specifica esperienza gestionale”, nominato con decreto del presidente del Consiglio su proposta del ministro del Lavoro. Siederà nel del Cda “e sostituisce il presidente nel caso di assenza o impedimento”, svolgendo “tutte le funzioni a esso delegate”.

NUOVI AGENTI GDF PER I CONTROLLI. Altra novità, arrivata sempre dalle relatrici, è la previsione di 100 nuove assunzioni in Guardia di finanza per potenziare l’attività di controllo e di monitoraggio di chi riceve il reddito di cittadinanza. Le Fiamme Gialle potranno procedere all’assunzione straordinaria di nuovi ispettori a partire da ottobre. Un altro emendamento, non ancora votato, prevede il trasferimento di 65 carabinieri al Comando per la Tutela del lavoro. A parziale copertura, però, si ridurranno di 79 unità gli ispettori che l’Ispettorato nazionale del lavoro è autorizzato ad assumere.

ASSUNZIONI AL MINISTERO DELLA CULTURA. Le commissioni hanno approvato la proposta del Governo per le assunzioni al ministero dei Beni culturali. Per far fronte a “gravi scoperture di organico” si potrà procedere fino a 551 assunzioni già dal 15 luglio, scorrendo le graduatorie e facendo partire concorsi con modalità semplificate

Il governo ha presentato e ritirato nella notte un emendamento che prevedeva, a partire dal 1 settembre 2019, l’introduzione una tassa sul lavoro domestico. La proposta di modifica, poi ritirata, prevedeva che dal 1 settembre 2019, «il reddito derivante da rapporti di lavoro domestico, erogato da persone fisiche che non rivestono la qualifica di sostituto d’imposta, è assoggettato alla ritenuta alla fonte a titolo di acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche con l’aliquota del 15%». La ritenuta, si legge ancora nel testo, «è trattenuta dal datore di lavoro sulla parte delle retribuzioni al netto della quota di contributi di competenza del lavoratore domestico al momento dell’erogazione».

I commenti dei lettori