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Giulia Calcaterra, la Velina senza paura: "Sono malata di adrenalina"

Giulia Calcaterra, 27 anni.

Prima Striscia, la depressione e l’Isola. Poi l’amore, i viaggi, e le imprese estreme. Ecco la nuova vita di Giulia: "Mi butto da 4.000 metri, senza problemi"

Lorenzo Franculli

Dalla ginnastica artistica alla palestra (tutti i giorni, anche doppio allenamento), e poi snowboard, sandboard, surf, motocross, immersioni subacquee, muay thai, parapendio, bungee-jumping, free-dive, tuffi (rigorosamente in backflip, di schiena) da scogliere di 20 metri e il paracadutismo: "Una botta di adrenalina incredibile. Mi sono buttata da oltre 4.000 metri in Francia, Spagna, Stati Uniti. E voglio continuare”. Non c’è dubbio. In un fanta-campionato con in palio il titolo di “personaggio dello showbiz più sportivo", a vincere (per distacco) sarebbe lei: Giulia Calcaterra, 27 anni, ex velina e naufraga dell’Isola dei Famosi, e oggi influencer da quasi 700 mila follower specializzata nel mondo "action". Il suo storytelling su Instagram è vincente: "Sport estremi, viaggi e adrenalina". I fan crescono a dismisura e le aziende che vogliono diventare partner pure. "Sì, è come se fossi un’atleta professionista. Amo le sfide da sempre. Sono cresciuta in una cascina di campagna,in provincia di Novara. Non giocavo con le bambole, stavo in giardino a rincorrere le farfalle, a fare capriole. Ero sempre a testa in giù".

E da lì… il primo amore: la ginnastica artistica.
"Nella ginnastica se non hai carattere non si va avanti. Bisogna rischiare. Metti in gioco te stessa a livello fisico, sfidi la forza di gravità e se non hai la tempra rischi. Ti fai male".
Anche il mondo dello spettacolo è molto competitivo…
"Eccome! Ma è una competizione malata. Tutti che sgomitano, per che cosa poi… No, no, non mi piace. Ho voluto però partecipare al concorso di Veline perché era una sfida. E alla fine ho pure vinto. Così nel 2012 ho lasciato le gare di ginnastica artistica per il bancone di Striscia la Notizia". Ed è passata nel giro di poco dalle scarpe sportive a quella col tacco a spillo…
"Poi il vestitino di paillettes al posto della tuta. Il trucco… È stata molto, molto dura. Ma mi ero detta: ‘Ok, è tempo di diventare grandi!’. È un lavoro, tra l’altro molto ambito e io sono stata fortunata a poterlo iniziare con un mostro di bravura come Antonio Ricci. Ma non è stato facile. Spesso piangevo, lo ammetto, ho sofferto di depressione".

Giulia Calcaterra.

Eppure lei era abituata alle gare…
"Ero destabilizzata. Ero abituata a gareggiare e a essere giudicata da una giuria competente. Se ti becchi uno zero stai zitta perché te lo meriti. Ma quando vieni valutata da gente che sa solo insultare: ‘Sei brutta, sei grassa. Era più bella quella o quell’altra. Non sei all’altezza ecc…’. Ricci per tutelarci ci aveva fatto chiudere i canali social". Una sorta di bullismo mediatico.
"Sì, proprio così. Le racconto una brutta storia. Nel 2011 volevo dare in affido il mio rottweiler perché ci era impossibile gestirlo, quindi faccio le foto e le posto sul mio profilo Facebook. Ma quando divento Velina, un pazzo animalista prende la mia immagine e inizia a far uscire notizie false: in sintesi, affermava che io volevo uccidere il mio cane per andare in tv. Io ho risposto via social che il mio cane era morto da un po’, perché era malato (torsione gastrica). Apriti cielo! Mi hanno dato dell’assassina. Ricevevo insulti, minacce di morte, lettere minatorie, chiamate a casa dei miei genitori, animalisti che mi citofonavano a casa. Avevo paura. Ho denunciato quella persona che mi aveva diffamata. E in tribunale ho vinto. Ma la gente crede a quello che vuole…".

Giulia Calcaterra.

Quindi si sentiva sollevata quando, al termine della stagione, Striscia ha deciso di non confermare lei e Alessia Reato per puntare sui “Velini”. Giusto?
"Sì, lo stress psicologico mi ha fatto ingrassare 10 kg. Da lì mi sono presa un anno di totale stacco da tutto. E nel 2014 sono andata in Australia perché conoscevo una persona, un istruttore subacqueo che è poi diventato il mio fidanzato. E con lui ho iniziato a viaggiare. Poi nel 2015 sono tornata a Milano e ho deciso di puntare sul fitness via Instagram. È stato un successo. Poco dopo Adidas mi ha scelto come fitness ambassador italiana". Andava d’accordo con la sua ex collega di bancone, Alessia Reato?
"No, ognuna faceva il suo, ma non abbiamo mai legato. Né durante Striscia, né dopo".

Ma poi è arrivata l’Isola dei Famosi
"Un’altra sfida. Un programma che rispecchia le mie passioni: la sopravvivenza e il mare. E mi servivano soldi. Mi sentivo più matura e ho detto sì anche se in tv non funziono". In che senso?
"Come tutti i reality sai come va a finire. C’è un copione. Gli autori ti fanno passare come vogliono in base allo share e devono capire come far girare la giostra. È giusto così, è un business. Ma io sono diversa, so seguire solo il mio di copione. E non faccio quello che mi chiedi per alzare gli ascolti".
E lei quanti giorni è rimasta sull’Isola?
"Cinquanta giorni. Pescavo, davo da mangiare, accendevo il fuoco. Non sono un personaggio che va in tv dalla D’Urso a litigare. Raz Degan doveva vincere quell’edizione. Punto".

Giulia Calcaterra.

Però la tv dà popolarità…
"Non più. Sa quanti follower mi ha “regalato” l’Isola? “Solo” 30 mila. La mia attività su Instagram 300 mila, in un anno".

Come è nata l’idea di unire sport estremi e viaggi?
"Il mio obiettivo era quello di sviluppare la mia passione per lo sport. E il fitness sui social non mi bastava più. Poi ho conosciuto Nick, il mio attuale fidanzato, su Instagram. Volevo partire per Bali e lui viveva lì. Gli ho chiesto informazioni. Un giorno era a Milano per lavoro. Lui è un rider, l’unico italiano ad aver partecipato alla Red Bull Rampage, la più importante competizione di Mountain bike freeride. Ci siamo trovati in Corso Como. Abbiamo parlato tanto. E non ci siamo più lasciati. Ha le mie stesse passioni e condivide i miei progetti. In Italia puntano tutti sul fashion, noi sul mondo action, quello go-pro e sul travel. Facciamo tutto noi. Io filmo lui e lui me".

Due pazzi a caccia di adrenalina. In stile Point Break…
"Un film che amo. Però io e lui non facciamo rapine eh!". Quale disciplina vorrebbe provare ora?
"Il wingsuit (il lancio con la tuta alare, ndr)". E quale impresa estrema sogna?
"Una roba di sopravvivenza. Tipo restare un mese nella giungla da sola. Io e Nick abbiamo parlato anche di scalare il Cervino". Ci elenchi i viaggi del 2018…
"Kenya, Zanzibar, Sudafrica, Indonesia, California, Utah, Arizona, Nevada, Amazzonia, Brasile, Bahamas, Egitto, Sumatra…". E non c’è nulla di lussuoso?
"No, niente. Capita di dormire per terra o in macchina. Siamo un po’ zingari". Ha un manager?
"Non l’ho mai avuto. Oggi mi cercano quelli che mi hanno chiuso le porte poco tempo fa, e questa per me è una soddisfazione". Non ha paura di niente?
"No, nulla. Sono pazza, lo so". Nemmeno quando si lancia da 4.000 metri?
"No. Avevo più paura a ballare sui tacchi sul bancone di Striscia".

Ma ha mai pensato: "Questa volta ho rischiato troppo?". "Quest’estate a Ibiza ci siamo buttati da oltre 20 metri per un video musicale. Ci siamo urlati in faccia dall’adrenalina". Con la sua attività e il suo brand “Selvatica”, guadagna di più ora o quando era a Striscia?
"Dieci volte di più ora". Ha mai fatto la vita da velina?
"Tipo discoteche e calciatori? No, mai. Conosco solo Quagliarella. Abbiamo fatto moto d’acqua insieme". Quindi nessun ex fidanzato calciatore...
"Se uno non ha i miei ideali di vita, può anche essere ricco o bello come Brad Pitt, ma io ti mollo". Chi sono i suoi sportivi di riferimento?

"Da bambina adoravo l’apneista Umberto Pellizzari. Oggi, il surfista brasiliano Gabriel Medina e la ginnasta Vanessa Ferrari che rimane un mito". E che vita farebbe se non ci fossero i social?
"Chiuderei tutto e andrei a lavorare in un baretto su una spiaggia facendo surf tutto il giorno".

Giulia Calcaterra.

Si sente di dover dire grazie a nessuno?
"Solo allo sport, perché io guadagno grazie alle mie doti sportive e poi perché mi ha forgiato e portato a vivere la vita così. Come una sfida".

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