15 febbraio 2019 - 11:28

Padova, stage di trucco di Chiara Ferragni con le pazienti di oncoematologia. L’ospedale dice no

L’influencer aveva aderito alla proposta della direttrice del reparto di Oncoematologia pediatrica. Ma la direzione generale ha bloccato tutto: inopportuno. Poi si è presentata all'istituto di ricerca pediatrica con le ex pazienti

di Antonino Padovese

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Chiara Ferragni e Fedez (LaPresse)
Chiara Ferragni e Fedez (LaPresse)

PADOVA Chiara Ferragni aveva già detto sì e bloccato la data: sabato 16 febbraio, al mattino, avrebbe trascorso un paio di ore con le giovani pazienti del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Padova. Le avrebbe truccate e insegnato qualche piccola astuzia con rossetti, fard e fondotinta. Ma la direzione generale dell’azienda ospedaliera è arrivato due giorni prima il no. L’arrivo dell’influncer sarebbe stato «inopportuno». Avrebbe suscitato troppo «clamore mediatico» che sarebbe stato controproducente per la tranquillità della struttura che ospita pazienti malati che arrivano da tutta Italia. Era stata una operatrice del reparto di Oncoematologia pedriatrica a contattare Chiara Ferragni, che si è presentata però sabato pomeriggio nei locali della Torre della ricerca, l'istituto di ricerca pediatrica «Città della Speranza», dove ha effettuato il suo stage di trucco con le ex pazienti.

I cd di Fedez

In gennaio, l’associazione di volontariato «Team for Children» aveva fatto recapitare a Padova alcuni cd autografati di Fedez, il marito della Ferragni. Da molti anni i dirigenti del reparto cercano di alleviare i momenti di cura e di ricovero di bimbi e ragazzi con alcune iniziative, dalla presenza costante dei clown dell’associazione che si ispira al medico Usa Patch Adams alle visite di cuochi e maestri pasticcieri come il tristellato Massimiliano Alajmo o il blasonato Luigi Biasetto. Chiara Ferragni aveva risposto entusiasta all’invito e fissato per il 16 febbraio uno stage di trucco per i pazienti in day hospital, solo quelli che avevano il via libera dei medici. Ma quando la direzione del reparto di Oncoematologia ha bussato alla direzione generale per ottenere l’ultimo via libera la risposta è stata negativa: iniziativa inopportuna. Con grande dispiacere delle piccole pazienti, che avevano accolto con entusiasmo l’idea di accogliere e di farsi truccare per qualche ora dalla conosciutissima influencer.

L’ospedale

Per Giorgio Perilongo, direttore del Dipartimento per la salute della donna e del bambino, «è fuori discussione il lavoro che portiamo avanti in ospedale per alleviare la fatica del ricovero dei nostri pazienti. È anche vero che, fra i tanti volontari che si propongono, noi cerchiamo quei testimoni silenziosi disposti ad alleviare il ricovero dei bimbi con piccoli momenti di gioia». In particolare Perilongo dice che le porte dell’ospedale sono aperte a «testimoni silenziosi» che vogliano aiutare i bambini, restano chiuse («ma non mi riferisco solo alla signora Ferragni, che non conosco, se non altro per ragioni generazionali») «per chi alla discrezione e al silenzio preferisce la notorietà». Sulla scelta di chiudere la porta alla disponibilità già accordata di Chiara Ferragni, Perilongo precisa che è stata una scelta che «mi è stata comunicata e che ho condivisa sulla base dello stile di questa struttura e della sua proposta».

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