Si salverà Astaldi, il gruppo italiano delle costruzioni finito in crisi per una grande opera in Turchia che non ha dato il rendimento sperato. Salini Impregilo presenta un’offerta per Astaldi, attraverso un aumento di capitale per 225 milioni, in cambio del 65% del capitale post-aumento di una società «sostanzialmente esdebitata», come spiega la nota del gruppo. L’offerta è condizionata, fra altre cose, al «contributo di coinvestitori di lungo periodo» e «alla disponibilità delle banche di concedere linee di credito ad Astaldi». In Borsa le azioni di Astaldi sono state sospese dalle contrattazioni per eccesso di rialzo mentre guadagnavano più del 17%.

Salini Impregilo spiega che la «potenziale operazione di investimento» è «a supporto della proposta di “continuità diretta” con cui Astaldi richiederà l’ammissione alla procedura di concordato preventivo». Gli asset considerati “non-core” (in particolare le concessioni) saranno posti in un veicolo per la soddisfazione dei creditori chirografi. I 225 milioni dell’aumento di capitale saranno destinati «in parte al pagamento dei debiti privilegiati e prededucibili e in parte a servizio del piano di continuità».

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