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Doccia fredda dagli Usa con le vendite al dettaglio. Piazza Affari giù a -0,8%

di Eleonora Micheli

(REUTERS)

5' di lettura

Chiusura in rosso per le Borse europee (segui qui i principali indici europei), che hanno rallentato il passo nel pomeriggio, dopo che è emerso il pessimo andamento delle vendite al dettaglio statunitensi: lo scorso dicembre, mese dello shopping natalizio, hanno frenato dell’1,2% rispetto a novembre, come non succedeva da quasi dieci anni (dal 2009). In più in Europa rimangono diversi nodi da sciogliere: è ancora in alto mare la Brexit, con il Parlamento britannico tornato a riunirsi per votare un più ampio mandato alla premier, Theresa May. Sale inoltre l’attesa per la decisione che domani prenderà il premier spagnolo, Pedro Sanchez, su possibili elezioni anticipate, dopo il no delle Cortes alla legge di bilancio. In Italia ha destato preoccupazione nuovo allarme Moody’s preannunciando l’eventualità di elezioni anticipate, subito dopo le europee. Sullo sfondo rimane anche la preoccupazione per il rallentamento della congiuntura europea: proprio oggi Eurostat ha annunciato che il pil della zona euro del 2018 è salito dell’1,8%, perdendo slancio rispetto al +2,4% del 2017. Milano ha registrato la performance peggiore, con il FTSE MIBin calo dello 0,78%. Lo spread è risalito a 270 punti. Del resto Eurostat ha sottolineato che l'Italia è stato l'unico Paese del Vecchio Continente in recessione sul finire del 2018. Oggi è invece emerso che la Germania ha scongiurato l’entrata in recessione per un soffio, con il pil che negli ultimi tre mesi dell’anno è rimasto al palo, dopo il -0,2% segnato nel terzo trimestre. Ha tuttavia fatto peggio delle attese del mercato.Tornando all'Italia, Confcommercio ha ammonito che il pil di febbraio dovrebbe essere in calo dello 0,1% rispetto a un anno fa. Del resto, ha rimarcato l'associazione, i consumi hanno frenato anche a gennaio, con l’indicatore in ribasso dello 0,3% rispetto a dicembre.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib
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Titoli bancari in difficoltà, occhi puntati su Bper
A Piazza Affari sono andate male le azioni delle banche, con Unicredit in retromarcia del 2,2% eBanco Bpmdel 2,8%.Intesa Sanpaolo, inoltre, ha lasciato sul parterre l'1,4% e Ubi Banca l'1,17%. Banca Pop Er, ben intonata in mattinata, ha perso un risicato 0,38%, mentre gli investitori si interrogano sul futuro dell’istituto che nei giorni scorsi ha annunciato l’acquisizione di Unipol Banca e ieri il suo rafforzamento in Arca Holding, al fianco di Banca Pop Sondrio (-1,5%). Il mercato, intanto, già si interroga se sia già allo studio l’eventuale quotazione della società di gestione. Nel dettaglio Bper e Pop Sondrio hanno rilevato il 40% di Arca Holding dalla gestione commissariale delle banche venete per un ammontare di 138 milioni. Bper già detiene il 33% dell’azienda e Popolare di Sondrio il 21%. Equita ha commentato che «l`acquisto ha un razionale strategico e industriale in quanto permette di accelerare la crescita di Arca e di valutare, in prospettiva, l`ingresso di nuovi soci con eventuale quotazione favorendo l`ulteriore sviluppo della società». Bper ha continuato anche a beneficiare dell’acquisizione di Unipol Banca: proprio ieri Moody’s ha promosso l’operazione, alzando a ‘positivo’ da ‘negativo’ l’outlook.

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Ferragamo la peggiore del Ftse Mib, Telecom osservata speciale
Sono andate male le azioni della moda, con Salvatore Ferragamoche ha accusato la performance peggiore del Ftse Mib in retromarcia del 3,3%. Telecom Italia, pur avendo perso l'1,39%, rimane sotto la lente in vista di sviluppi sulla società. Proprio oggi, dalle pagine del Sole 24 Ore, l’ad di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, è tornato a difendere l’ingresso di Cdp nel capitale della compagnia di tlc: «Entrare nella partita delle reti tlc è una scelta strategica per Cdp e per il Paese. Sono asset importanti per la crescita. I conti si faranno alla fine. Senza fretta», ha dichiarato.

Juventus e Campari in controtendenza
Sono andate bene le Davide Campari(+1,18%) e leJuventus Fc (+2,75%), quest'ultime ancora sulla scia del successo del collocamento del bond con scadenza al 2024 che ha permesso alla società di incassare 175 milioni di euro. Il presidente, Gianni Agnelli, ha dichiarato: «vogliamo continuare il percorso di crescita iniziato nel 2010», mentre il direttore finanziario, Marco Re, ha escluso ulteriori lanci di bond e anche aumenti di capitale.

Leonardo - Finmeccanica ha tentato il rialzo, ma alla fine ha perso lo 0,8% beneficiando delle anticipazioni del Sole 24 Ore secondo le quali il gruppo guidato da Alessandro Profumo dovrebbe firmare una commessa per fornire a Tel Aviv elicotteri Aw119 Koala, del valore stimato sui 330 milioni di euro. Se questa maxi commessa fosse confermata, hanno commentato gli analisti di Equita, «si tratterebbe di un ordine pari al 2,5% della raccolta ordini che stimiamo per il 2019, dando ulteriore visibilità al rilancio della divisione elicotteristica». Pirelli & C ha lasciato sl parterre l'1,7% nell'attesa dei conti diffusi a mercati chiusi e terminati con ricavi in progresso del 3,7% a 5,2 miliardi( Sono andate male le Azimutt (-2,3%), dopo la buona performance della vigilia innescata dai dati sulla raccolta netta di gennaio, positiva per 554 milioni di euro.

Tra le piccole in volata Astaldi, bene anche Interpump
Fuori dal paniere principale, si sono distinte leAstaldii (+15%), infiammandosi dopo l’offerta messa sul tavolo da Salini Impregiloper il salvataggio dell’azienda. Il gruppo, sottoscrivendo un aumento di capitale riservato da 225 milioni di euro, salirà al 65% del capitale. Biodue ha vantato un rialzo del 16%. Sono inoltre andate bene leInterpump Group (+5,9%), all'indomani dei conti del 2018 archiviati con un utile netto consolidato di 173,2 milioni, in rialzo del 27,6%.

Andamento dello spread Btp / Bund
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Euro resta sotto la soglia di 1,13 dollari, petrolio rallenta la corsa
Sul fronte valutario l'euro resta sempre al di sotto della soglia di 1,13 dollari (segui qui i principali cambi). Il petrolio è in rialzo, ma ha frenato la corsa nel pomeriggio, dopo il deludente dato Usa sulle vendite al dettaglio (segui qui l'andamento del greggio).

Negli States preoccupano vendite al dettaglio, mai così negative dal 2009
Negli Stati Uniti le vendite al dettaglio lo scorso dicembre hanno subito il maggiore calo dal 2009. Il dato ha destato preoccupazione visto che il mese è quello che comprende la stagione cruciale dello shopping natalizio. Nel dettaglio il Dal dipartimento del Commercio americano ha annunciato che le vendite sono calate dell'1,2% su base mensile a 505,8 miliardi di dollari. Gli analisti avevano messo in conto un +0,1%. Su base annua, l'incremento è stato solo del 2,3%. Nell'intero 2018 le vendite sono salite del 5% sul 2017.

Sempre oggi è stato annunciato che nei sette giorni conclusi il 9 febbraio scorso, il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno fatto richiesta per ricevere sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è salito deludendo le stime degli analisti. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 4mila unità a 239.000 unità, contro attese per un dato a 225.000 unità. La media delle ultime quattro settimane, un dato più indicativo e meno volatile, è cresciuta a 231.750 unità, massimi di oltre un anno.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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