Parlottano fitto fitto a bassa voce. Poi, quasi per caso, alzano la testa e restano incantati: sorridono e, da millennials o quasi, tirano fuori dalle tasche del gubbino della nazionale finlandese lo smartphone e iniziano un video. Sciano e filmano: è la Coppa del Mondo 2.0 dove, ed è la bellezza, il Gran Paradiso e Cogne ammaliano ancora l’animo dei fondisti. Sono due dei trecento fondisti che rappresenteranno le 26 nazioni che sabato 16 e domenica 17 febbraio renderanno unico il ritorno a Cogne, in Valle d’Aosta, della Coppa del Mondo di sci di fondo 12 anni e tre mesi dopo l’ultima volta del 13 dicembre 2006, l’anno nel quale l’Italia degli sci della fatica vinceva tanto ai Giochi Olimpici di Torino.

Il ritorno ha due nomi e due cognomi. E due format di gara. Perché Federico Pellegrino l’azzurro più vincente di sempre con 12 sigilli in Coppa e Francesco De Fabiani capace di vincere la 15 classica, madre di tutte le gare sulla distanza a poco più di 22 anni per le gara di casa avevano bisogno di una Sprint skating e di una 15 Classica. Del sole e delle temperature quasi primaverili avranno bisogno, in-vece, i tanti fans che Cogne saprà richiamare a bordo pista. Perché nell’unica tappa italiana della Coppa del Mondo (Tour de Ski a parte) c’è tanta voglia di fondo. Tutto iniziò nel 1984 e su quello piste del prato di Sant’Orso con in faccia il Gran Paradiso vinsero i più grandi: da Gunde Svan a Bjorn Daehlie e a Stefania Belmondo sino ad arrivare all’unico italiano maschio: Cristian Zorzi. Poi la lunga pausa. Un’incantesimo spezzato, finalmente.

«A Cogne c’è un entusiasmo e una voglia di fare contagiosa. La Coppa mancava troppo» parole di Marco Albarello, competition manager e capo del fondo azzurro a Torino 2006. Sabato 16 gli sprinter saranno in pista presto, dalle 10 per la qualifiche. Poi, dalle 12,30 sarà l’ora delle finali. La gara andrà live anche su Rai 2. Lo sci di fondo ha bisogno di visibilità e l’occasione è ghiottissima per Pellegrino per alzare il livello del morale prima della vera Sprint della sua stagione, quella mondiale in programma giovedì 21 febbraio a Seefled nella quale è campione uscente.

E per regalare e regalarsi una gioia in mezzo a chi lo ha visto crescere. Anche perché mancherà il campione olimpico Johannes Hoesflot Klaebo e il resto dei norvegesi di punta impegnati, dopo l’ultima gara di Lahti, a cercare con le ore di allenamento, le giuste sensazioni per i mondiali. Ma Pellegrino non avrà vita facile: sulla pista in altura (1600 metri s.l.m.) senza grosse salite e con lunghi tratti dove pattinare i francesi potranno essere grandi protagonisti. E poi i russi. Quali? Forse Ustiugov (secondo al Tour de Ski), forse Bolshunov (secondo nelle overall di Coppa dietro Klaebo) a seconda di chi ci sarà. Il campione del mondo inseguirà la vittoria e poi volerà via in fretta con un volo verso l’Austria. E allora sarà tempo di godersi la 15 chilometri Classica di domenica 17.

Le prime a scendere in pista saranno, alle 9,45, le donne. Gli uomini avranno il sole alto nel cielo delle 12,30 quando inizieranno a macinare i primi chilometri dei 15 in programma. Che possa essere la gara di Francesco De Fabiani. Senza il norvegese Iversen l’uomo da battere potrebbe essere il finlandese Niskanen, campione olimpico della 50 chilometri di PyeongChang salito da solo a Cogne già lunedì per essere perfetto la domenica.

«Il tracciato sembrava semplice e poco adatto a me - ha detto De Fabiani - e, invece, dopo che l’ho testato ai campionati italiani ho capito che è duro. Chissà». Ciò che non è in discussione è lo spettacolo tanto che gli organizzatori hanno previsto servizi ad hoc per bus e navette extra in Green version (Cogne è una delle località Alpin Pearls che strizza l’occhio all’impatto ambientale), biglietti per l’ingresso in pista al prezzo di 5 euro dei quali 1 va all’Associazione italiana per la lotta al Neuroblastoma e facilmente acquistabili in loco o in alcuni Office del turismo regionali, parcheggi ricavati nei prati ripuliti dalla neve per più di 1000 posti auto e una stima di spettatori di 10 mila in due giorni. L’Italia può giocare la carta del maxi contingente per far esordire ragazzi e ragazze che hanno brillato in Ora Cup. Ci sarà il primo millennials azzurro ad esordire in Coppa, Davide Graz, friulano di Sappa-da come Lisa Vittozzi, e il campione del mondo Juniores, Luca Del Fabbro. La vittoria di Zorzi (oggi nello staff azzurro come skiman) è datata 2001: è passato un po’ troppo tempo.

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