Bufera sulle parole di Verhofstadt: "Conte burattino mosso da Salvini e Di Maio"

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L'attacco del leader dei Liberali europei a Strasburgo: "Fa male vedere la degenerazione politica dell'Italia, fanalino di coda dell'unione". La risposta del premier: "Io burattino? Forse lo è chi risponde alle lobby"

"Mi domando per quanto tempo ancora lei sarà il burattino mosso da Salvini e Di Maio". Sta scatenando forti polemiche la frase pronunciata dal leader dei Liberali europei Guy Verhofstadt, rivolgendosi al premier Giuseppe Conte che è intervenuto alla plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo.

L'attacco alla "degenerazione" politica italiana e sul caso Venezuela

"Parlo in italiano, sono innamorato dell'Italia, per me è più di un paese, è un'intera civiltà", poi proseguito Verhofstadt, parlando del nostro paese come quello in cui "sia nata la civiltà europea". "Per questo - ha proseguito - oggi mi fa male vedere la degenerazione politica dell'Italia, che non è iniziata ieri o un anno fa, ma 20 anni fa", aggiungendo poi come "questo bellissimo Paese" sia diventato da convinto difensore dell'Europa "un fanalino di coda dell'Unione". Da Verhofstadt arriva poi un attacco anche sul caso Venezuela: "Il governo italiano - ha detto - ha impedito all'Ue di essere unita contro Maduro e di riconoscere Guaidó. Lo so bene perché siete sotto la pressione del Cremlino, questa è la verità".

L'attacco a Di Maio sul caso gilet gialli

Verhofstadt ha avuto parole di fuoco anche contro Di Maio: "Sta abusando del suo ufficio - ha detto - per sostenere i gilet gialli, un movimento popolare che adesso è dominato da un gruppo di demolitori, che danno fuoco alle macchine, rompono i negozi, distruggono le fermate dell'autobus". E parlando dell'incontro tra il vicepremier e i rappresentanti dei gilet gialli ha parlato di "comportamento da irresponsabile e non quello di un vicepremier di un importante paese come l'Italia".

La reazione di Conte

Non si è fatta attendere la reazione di Conte: "Io burattino non lo sono. Interpreto e sono orgoglioso di rappresentare un intero popolo e di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e di sintetizzare una linea politica di un governo che non risponde alle lobby. Forse - continua Conte - i burattini sono coloro che rispondono a lobby e comitati d'affari".

Salvini e i Cinque Stelle all'attacco

"Che alcuni burocrati europei, complici del disastro di questi anni, si permettano di insultar eil presidente del Consiglio, il Governo e il popolo italiano è davvero vergognoso", tuona il vicepremier Salvini, aggiungendo: "Le élite europee contro le scelte dei popoli. Preparate gli scatoloni, il 26 maggio i cittadini finalmente manderanno a casa questa gente". Bolla come "offensive" le parole di Verhofstadt anche la delegazione M5S al Parlamento europeo. "Non basta saper parlare in italiano per essere amici del popolo italiano - si legge in una nota - l'intervento è stato offensivo e privo di contenuti. Non accettiamo nessuna lezione da chi, come dimostra uno studio commissionato da tre ong europee è a libro paga di multinazionali e comitati d'affari.

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