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A Strasburgo 'processo' a Conte. 'Burattino di Lega e M5S'. Salvini: 'Insulti vergognosi'

La replica del premier: 'Io burattino? Forse lo è chi risponde alle lobby'

Redazione ANSA

STRASBURGO - Le priorità della prossima legislatura europea devono essere "lavoro e crescita", ha detto il premier Conte al Parlamento Ue, addebitando i "dissidi sul piano bilaterale" alla incapacità di Bruxelles di proporre soluzioni. Sì al seggio Ue all'Onu, no alle divisioni sui migranti, ma la riforma di Dublino "è insostenibile".

Bilaterale con Juncker, ad aprile verrà a Roma. Attacchi dai leader dei liberali Verhofstadt ("Conte burattino di Salvini e Di Maio") e dei socialisti Bullman: "Non è questa l'Italia che conosciamo".

La replica del premier: "Io burattino non lo sono. Interpreto e sono orgoglioso di rappresentare un intero popolo e di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e di sintetizzare una linea politica di un governo che non risponde alle lobby. Forse i burattini sono coloro che rispondono a lobby e comitati d'affari". Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini difende i premier italiano: "Che alcuni burocrati europei, complici del disastro di questi anni, si permettano di insultare il presidente del consiglio, il governo ed il popolo italiano è davvero vergognoso. Le élite europee contro le scelte dei popoli. Preparate gli scatoloni, il 26 maggio i cittadini finalmente manderanno a casa questa gente".

Allarme della Commissione: "Alti rischi di sostenibilità del bilancio nel medio-lungo periodo per l'Italia". Il Consiglio d'Europa: "In Italia libertà di stampa deteriorata nel 2018".

 "La politica europea, di fronte a una crisi economica senza precedenti, si è ritratta impaurita al di qua della fredda grammatica delle procedure, finendo col perdere progressivamente il contatto con il suo popolo e rendendo sempre più incolmabile la distanza, che non è solo geografica, tra Bruxelles e le tante periferie del Continente. La politica ha rinunciato alla sua funzione legittimante e rappresentativa, apparendo - agli occhi dei cittadini - distante e "oligarchica"". Lo afferma il premier Giuseppe Conte intervenendo al Parlamento Ue. 

"Il progressivo avanzamento nel percorso di integrazione ci ha reso realmente popolo, comunità di destino, al di là di ogni fictio giuridica? Certo, il percorso di definizione e di costruzione di un "popolo europeo" ha vissuto momenti significativi di avanzamento. Nonostante tutto però, non siamo riusciti ancora a diventare veramente un "popolo", non abbiamo avuto il coraggio di costruire un modello inclusivo che, realisticamente, al di là di ogni retorica, favorisse la creazione di un demos europeo", sottolinea il premier. 

"Nessuno Stato Membro europeo può da solo giocare un ruolo significativo. Di qui l'auspicio che una voce europea unita trovi spazio anche al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. È una battaglia, questa, su cui l'Unione Europea deve muoversi in modo coordinato, deve parlare con una sola voce. L'Unione Europea deve saper parlare al mondo. Un'Europa forte, ambiziosa e coesa è innanzitutto necessaria per migliorare la sua capacità d'interlocuzione con gli Stati Uniti". Lo afferma il premier Conte intervenendo alla plenaria del Parlamento.

"L'inadeguata e insufficiente solidarietà all'interno dell'Ue spiega anche perché l'Europa fatichi e tardi ad essere più equa e sociale. La nuova legislatura europea deve perseguire con maggiore decisione e come urgente priorità la lotta contro la disoccupazione e il sostegno alla crescita". spiega Conte. "La "governance" economica Ue deve tenere conto dell'esigenza di bilanciare crescita e stabilità", sottolinea il capo del governo.

"Di fronte allo scempio di vite umane dobbiamo combattere tutti insieme una lotta senza quartiere ai trafficanti. Smettiamo di rimanere divisi, cedendo a logiche nazionaliste o regionaliste, e cerchiamo di mettere in pratica un'autentica solidarietà". "La proposta di riforma del Regolamento di Dublino, approvata a novembre del 2017, non è sostenibile nell'attuale Ue. Prevale, purtroppo, l'indisponibilità della maggioranza degli Stati a partecipare ad una obbligatoria", sottolinea Conte.

Sull'immigrazione "le chiediamo un ulteriore impegno nelle prossime riunioni del Consiglio affinché vengano accettate le proposte del Parlamento Ue, magari trovando qualche compromesso sulla riforma di Dublino". Così il presidente Antonio Tajani, rivolgendosi al premier Conte. Tajani ha inoltre sottolineato "quanto sia importante per noi il coinvolgimento degli Stati membri sulle scelte a favore del rafforzamento dei poteri del Parlamento. Ho preso atto, insieme a tutti i miei colleghi di ciò che lei ha detto" sul tema.

"L'incontro è andato molto bene e il 1 aprile il presidente Juncker verrà a Roma
" per un nuovo bilaterale. Lo afferma il premier Giuseppe Conte al termine del colloquio con il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker. Il colloquio è durato oltre mezz'ora. "Non abbiamo parlato di Francia, ma abbiamo parlato di diversi argomenti", spiega Conte che, a chi gli chiede il motivo del nuovo incontro a Roma, replica con una battuta: "Lui ama l'Italia". 

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