Politica

Vertice a Palazzo Chigi senza Di Maio. Intesa su Venezuela. Salvini su Tav: "Il testo costi-benefici? Non l'ho letto"

La maggioranza a caccia di una difficile intesa su alta velocità e sulla politica internazionale. Il sottosegretario M5S Di Stefano assicura che l'intesa è stata trovata sul caso Guaidò-Maduro. Ma il leader della Lega frena: "Commento dopo, non sono un veggente"

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Un vertice di governo travagliato, il primo dopo le regionali in Abruzzo, ma piuttosto breve: è durato meno di un'ora. Con un colpo di scena. L'assenza del vicepremier Luigi Di Maio, che è rimasto al ministero dello Sviluppo e ha delegato il ministro Fraccaro.

L'incontro era in programma ieri sera. È stato rinviato a questa mattina. Anche per le tensioni all'interno della maggioranza. Complice il caso Tav, con la relazione costi-benefici che è stata consegnata ieri ai due vicepremier. Matteo Salvini, arrivando stamattina a Palazzo Chigi, però ha detto: "Il testo della costi-benefici? Non l'ho letto. Spero oggi". Un modo forse per ridimensionare l'importanza di una relazione cui i Cinquestelle affidano la decisione sull'opera. 


Ma sul tavolo del vertice a Palazzo Chigi - con il presidente del Consiglio Conte, il vicepremier Salvini, il ministro Fraccaro, il sottosegretario Giorgetti - c'era anche la politica internazionale. Sul Venezuela la maggioranza trova un'intesa. M5s e Lega impegnano il governo "a sostenere gli sforzi diplomatici anche attraverso la partecipazione a fori multilaterali, al fine di procedere, nei tempi più rapidi, alla convocazione di nuove elezioni presidenziali che siano libere credibili e in conformità con l'ordinamento costituzionale", come si legge nel dispositivo della mozione di maggioranza  che sarà presentata in Parlamento.



Quanto alla Francia, il presidente del Consiglio Conte - in un'intervista a Politico.eu - ha indossato i panni della colomba: ridimensiona il caso parlando di semplici "incomprensioni". Dice: "Spero che le relazioni possano tornare al più presto alla normalità". E pone l'accento su uno dei dossier più caldi tra Italia e Francia: la fusione di Fincantieri e Stx. Precisando: "La fusione è perfettamente compatibile con le regole Ue. Rispettiamo la commissione ma ci aspettiamo un semaforo verde". Oggi tra l'altro a Strasburgo, prima dell'intervento davanti all'assemblea, Conte vedrà il presidente della commissione Juncker. E sul tavolo dovrebbe esserci il dossier crescita.


La settimana però è decisiva anche per altri temi delicati: dagli emendamenti al 'decretone' - ne sono stati presentati 1.600 - all'intesa sull'autonomia regionale (prevista in consiglio dei ministri venerdì, potrebbe slittare). La resa dei conti all'interno della maggioranza sarà dunque a 360 gradi.
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