11 febbraio 2019 - 22:09

Champions: debutta la Var, quattro cambi in caso di tempi supplementari

L’innovazione tecnologica a partire da Roma-Porto e Manchester United-Psg: interventi solo in caso di gol, rigore, rossi diretti o scambi di identitą

di Luca Valdiserri

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Roma-Porto e Manchester United-Psg aprono l’era-Var in Champions League. Ad aiutare l’arbitro (l’olandese Makkelie, nel caso dell’Olimpico) da stasera non ci saranno pił gli addizionali d’area ma un addetto alla Var (Van Boekel) e un suo assistente (Jochem). Come da direttive dell’International Board potranno intervenire solo in caso di chiaro ed evidente errore dell’arbitro su «gol e infrazioni che portano a una rete, decisioni su rigori e infrazioni che portano a un rigore, rossi diretti e scambi di identitą». All’arbitro resta comunque l’ultima decisione.

I gravi errori nella scorsa edizione — il pił marchiano č stato quello dell’arbitro ungherese Kassai in Manchester City-Shakhtar Donetsk, con un tuffo di Sterling premiato con un rigore — hanno spinto il presidente Uefa, Ceferin, ad accorciare i tempi.

Come ha spiegato il responsabile Var Roberto Rosetti «Ci sarą una grafica mostrata sugli schermi degli stadi per consentire ai tifosi di capire quale decisione sia stata presa». Da quest’anno, inoltre, non ci sono pił restrizioni sull’utilizzo di calciatori che nella prima parte della stagione hanno giocato le competizioni europee con un’altra squadra e si sono poi trasferiti altrove a gennaio. Dalle partite di ritorno č prevista un’ultima novitą: gli allenatori potranno fare una quarta sostituzione durante i tempi supplementari.

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