9 febbraio 2019 - 22:22

Parma-Inter 0-1, Lautaro Martinez spezza il digiuno da gol nerazzurro

Primo gol del 2019 per la squadra di Spalletti, contro un ottimo Parma. Una traversa per Gervinho e un palo per Brozovic

di Alessandro Bocci, inviato a Parma

Abbraccio liberatorio (Italy Photo Press) Abbraccio liberatorio (Italy Photo Press)
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Perisic ruba palla a Kucka nel cerchio del centrocampo, Nainggolan serve l’assist profondo e convinto, Lautaro Martinez lo trasforma nel primo gol e nella prima vittoria del 2019 in campionato. Gli uomini più discussi rilanciano l’Inter, che piega il Parma e risponde alle romane, arrivate sino a meno due dai nerazzurri e rispedite prontamente a cinque punti. Icardi, l’uomo più atteso, fallisce l’ennesimo esame, così sono sette le partite e 644 i minuti senza gol in quasi due mesi, come mai era successo. Il suo gemello, invece, trasforma in oro il primo pallone che tocca, due minuti dopo essere sgusciato dalla panchina. L’Inter riparte e il Parma rimedia la terza sconfitta consecutiva in casa, recriminando solo sulla traversa colpita da Gervinho nel primo tempo.

La squadra di Spalletti viene fuori alla distanza. Il secondo tempo è convincente per gioco, determinazione, applicazione. Forse il peggio è passato. Perisic cresce per impegno e continuità, Nainggolan al primo assist è nel vivo del gioco e quando Brozovic prende il controllo del centrocampo, i nerazzurri diventano padroni della partita (65% il possesso palla). L’allenatore poi ricaccia indietro il fantasma di Conte azzeccando la mossa giusta al momento giusto. Il Toro, entrato per Joao Mario, ruba il tempo a Iacoponi, fredda Sepe in uscita, segna il primo gol in trasferta della sua vita interista.

Il Parma prova a sorprendere i rivali partendo forte, poi si ritira nella propria metà campo affidandosi alle ripartenze. L’Inter è più presente a se stessa rispetto alle desolanti esibizioni di questo girone di ritorno, ma all’inizio commette troppi errori tecnici, passaggi sbagliati, cross imprecisi, sovrapposizioni fallite. Così all’intervallo è la squadra di D’Aversa a contare le occasioni migliori: la traversa dell’imprendibile Gervinho, ma anche un colpo di testa di Kucka e un tiro di Inglese poco distanti dai pali di Handanovic. Spalletti sceglie il 4-2-3-1, sistemando lo stralunato Vecino accanto a Brozovic e provando con una linea di incursori di qualità, Joao Mario, Nainggolan e Perisic, che non si sottraggono alla lotta, giocando moltissimi palloni. Mentre i tifosi, quasi 2mila, si fanno notare soprattutto per un coro discriminatorio nei confronti dei napoletani dopo un quarto d’ora di partita.

Nel secondo tempo l’Inter, grazie alla crescita esponenziale di Brozovic, prende in mano la partita. Il Parma non riesce più a uscire dalla sua metà campo. Sepe si supera sul pallonetto ravvicinato di Nainggolan, Icardi non trova di testa lo specchio della porta con una bella incornata, la Var cancella il gol di D’Ambrosio che colpisce con un braccio. E visto che Maurito proprio non si accende, nell’ultimo quarto d’ora Spalletti gli affianca Lautaro Martinez. È la mossa vincente. Il Parma non reagisce, le occasioni sono tutte nerazzurre: Gagliolo ferma sulla linea il tiro di Vecino, Brozovic colpisce il palo. L’Inter riparte. Ora non deve fermarsi più.

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