LONG TEST

Honda X-Adv, non solo asfalto per il “suv” degli scooter

di Gianluigi Guiotto

5' di lettura

Dopo il lancio del 2017, l'Honda X-Adv (11.790 euro) ha ricevuto lo scorso anno il pulsante “G” per la guida in fuoristrada e il controllo di trazione a due livelli, due plus che ne hanno accresciuto la versatilità. L'anello di congiunzione tra moto e scooter promette dunque di essere il mezzo a due ruote per fare tutto, dalla città all'autostrada fino agli sterrati con una posizione di guida rialzata e la giusta protezione.

CUORE CON BRIO. A spingere l'X-Adv è il bicilindrico della serie NC: 745 cc, Euro4, con 55 cv di potenza massima a 6.250 giri e una coppia massima di 68 Nm disponibile a 4.750 giri. Anche se non abbiamo una potenza a tre cifre, il motore Honda è frizzante e brioso ai regimi medio-bassi, quelli più frequentati da chi usa le due ruote quotidianamente.

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E soprattutto è perfetto se abbinato al cambio doppia frizione Dct, che qui ha una mappatura dedicata e ha risolto le piccole imperfezioni degli inizi (ora è perfino in grado di riconoscere le salite e le discese). Si può scegliere tra diverse modalità in automatico (AT): “D”, più conservativa, e tre gradi crescenti di sportività in “S”, nei quali salgono i regimi di cambiata; c'è anche la modalità manuale (MT) con le due alette sul blocchetto sinistro, ma vi assicuriamo che la dimenticherete presto, tanto funziona bene l'automatico. A favore di chi ama il cambio manuale, è arrivato un nuovo settaggio del cambio: il limitatore interviene 900 giri più in alto, a quota 7.500, in modo da poter insistere con la marcia, sfruttando tutto l'allungo del bicilindrico. Altra novità 2018 è la mappatura “G”, introdotta con l'Africa Twin e attivabile tramite un tasto posto sotto la strumentazione: lavorando sulla modalità di cambiata del Dct (viene limitato il trascinamento della frizione), minimizza le perdite di trazione quando si guida in fuoristrada. Resta invariato il piccolo “neo” dal punto di vista degli scooteristi: la trasmissione finale a catena costringe alla solita manutenzione cui non sono abituati, viziati come sono da quella a cinghia.

OSSATURA ROBUSTA. La ciclistica dell'X-Adv è progettata per affrontare buche e asperità (cittadine e non) e non lo nasconde di certo: la sella è alta 820 mm (la sua conformazione consente di toccare con entrambi i piedi a chi è alto almeno 170 cm); la luce a terra è di ben 162 mm, le sospensioni sono a lunga escursione (153,5 mm per la forcella a steli rovesciati da 41 mm, e 150 mm per il monoammortizzatore al posteriore, regolabile su 10 posizioni); il manubrio biconico in alluminio in stile Africa Twin è alto 910 mm. E poi abbiamo paramani (compatti ma efficaci), bei cerchi a raggi tangenziali – da 17 pollici davanti e da 15 dietro – e paramotore in alluminio. A queste voci fa da contraltare un interasse non contenuto, grazie al bel forcellone in alluminio che fa tanto moto: 1590 mm (per restare in casa Honda, la Crosstourer segna 1595 mm), ma è una caratteristica obbligata per avere stabilità e trazione quando si viaggia su asfalto.

SU STRADA. In sella diamo un'occhiata alla strumentazione: display full lcd ampio, con molti dati e leggibile con un colpo d'occhio; sul manubrio, tra i due riser, troviamo poi le spie di servizio. Lo spazio per il pilota è abbondante: anche chi sfiora i 2 metri d'altezza non tocca con le ginocchia e, inoltre, ha modo di guidare con le gambe allungate in avanti. Il manubrio, alto e largo, consente di adottare una posizione di guida naturale, non stancante, e con un'appagante sensazione di controllo, quando si tratta di “remare” tra le auto in coda o sulla sabbia. Promosso anche il parabrezza, regolabile senza attrezzi su cinque posizioni: chi scrive è alto 192 cm e con il plexiglass alla massima altezza era perfettamente protetto a velocità autostradali. Se uniamo i consumi contenuti (Honda dichiara 27,5 km/l: dalla nostra prova su percorsi misti è emersa una media di 24-25 km/l), il serbatoio da 13,1 litri (il bocchettone è sulla punta della sella: quindi si può fare il pieno stando seduti), la comodità della sella, la possibilità di spostare i piedi in diverse posizioni, e la protezione dal vento, l'X-Adv si rivela anche un passista in grado di reggere il confronto con molte stradali. Manca solo un piccolo vano nel “retroscudo” dove riporre i piccoli oggetti, magari con una presa da 12V, che però c'è ma è sotto la sella. A proposito: il sottosella da 21 litri contiene il nostro Caberg Tourmax Marathon taglia XL, modulare con tanto di frontino in stile cross. Nel retroscudo trova posto invece la leva del freno di stazionamento che agisce sul freno posteriore ed è quanto mai utile quando si parcheggia in salita o discesa, poiché a motore spento il cambio si setta su “N” (folle).

La guida con l'X-Adv è molto divertente: complice una forcella ottimamente tarata (all'inizio della sua corsa più morbida, poi più sostenuta), l'anteriore offre un'esperienza di guida motociclistica al 100%, con un senso di controllo del mezzo a prova di neofita; sorprende quanto l'anteriore tenga la traiettoria impostata in curva, senza alcuna indecisione. Solo qualche volta, in modalità “D”, sui curvoni dei raccordi autostradali, è capitato che il cambio passasse alla marcia superiore, con un conseguente leggero sottosterzo (l'anteriore che allarga), ma se si ha fretta ci sono le tre “S” a disposizione. Comode le due alette sul blocchetto sinistro: sono attive anche in modalità D ed S, nel caso si abbia bisogno di più freno motore o si voglia anticipare il passaggio alla marcia successiva per far “respirare” il motore e ridurre ulteriormente i consumi. Tra le auto e in fuoristrada (l'X-adv può affrontare anche sterrati impegnativi ) aiuta molto il raggio di sterzata di soli 2,8 metri: si manovra nel classico fazzoletto, facilitati dal manubrio largo e posto al di sopra degli specchietti della maggior parte delle auto; grazie al baricentro in basso, non si sentono più di tanto i 238 kg con il pieno di benzina. Potente l'impianto frenante, composto da due dischi da 296 mm davanti e da uno da 240 mm dietro; di serie è l'Abs così come il controllo di trazione su due livelli, disinseribile. Finiamo con un piccolo neo: il bauletto in alluminio da 35 litri è di serie, ma, primo, è impossibile da scavalcare per salire e scendere, e, secondo, ha una chiave dedicata che si aggiunge al telecomando dell'avviamento Smartkey di Honda; a chi è distratto (come chi scrive) potrà capitare di essere affiancato al semaforo da uno scooterista gentile che lo avverte della chiave con il telecomando che penzola dal top case. In Casa Honda c'è giù lo Smart Box che si apre con la chiave dello Smart Key: uno scooter premium come l'X-Adv lo merita decisamente.

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SCHEDA
Honda X-Adv
Motore: 745 cc, bicilindrico parallelo, Euro4
Potenza max: 55 cv a 6250 giri
Coppia max: 68 Nm a 4750 giri
Freni: due dischi anteriori da 296 mm con pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini, e uno posteriore da 240 mm, con pinza a pistoncino singolo; Abs
Sospensioni: forcella rovesciata da 41 mm regolabile nel precarico molla e in estensione idraulica, escursione 153,5 mm; monoammortizzatore con Pro-Link, escursione 150 mm, regolabile nel precarico molla
Ruote: cerchi in alluminio con a raggi tangenziali in acciaio; pneumatici: 120/70 R17; 160/60 R15
Altezza sella: 820 mm
Serbatoio: 13,1 litri
Peso col pieno di benzina: 238 kg
Prezzo: 11.790 euro

Riproduzione riservata ©
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