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Sindaca leghista nega la sala a don Ciotti, i Cinquestelle attaccano: "Censura preoccupante"

Polemiche ad Oderzo. Il presidente della Commissione Antimafia contro il primo cittadino Maria Scardellato. Che non rinnega la sua scelta

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Diventa un caso politico in seno alla maggioranza gialloverde la sala negata dalla sindaca leghista di Oderzo a don Ciotti.

"Quando la Lega censura don Ciotti affinché non parli di mafie e immigrazione desta dubbi e preoccupazione", affermano i senatori del M5S, Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, e Giovanni Endrizzi. "Veniamo dalla tre giorni di Libera sulle mafie a Nordest, tema che dovebbe essere molto caro alla Lega, a tutela del tessuto economico sano del Veneto".

Il caso è scoppiato ieri, quando la sindaca Maria Scardellato ha negato il patrocinio e l'utilizzo gratuito del teatro comunale Cristallo per un incontro antimafia con don Luigi Ciotti, una decisione definita dall'opposizione di centrosinistra una "battaglia di inciviltà".

In vista dell'incontro, previsto per  domenica, ai promotori, il coordinamento Volontarinsieme-Csv e Insieme diamo luce, non è rimasto altro che ripiegare su un'altra sede, la sala privata del collegio Brandolini-Rota.

Interpellata dall'ANSA, la sindaca inizialmente ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione sulla vicenda. Oggi, dalla sua pagina Facebook,  ha spiegato di non rinnegare affatto la sua decisione.
Parla il sindaco di Oderzo: «Incontrerò Don Ciotti ma non rinnego n«È fuori discussione la statura morale di Don Ciotti, ma sono altrettanto note alcune sue precise prese di posizione politiche che, al di là delle sue intenzioni, assumono connotazioni anche partitiche. Lui stesso ha detto che spesso hanno cercato di mettergli in testa cappelli partitici, e anche le sue magliette rosse sono state ampiamente strumentalizzate. Anche il polverone mediatico che si è scatenato in questi giorni ne è la prova. Se fossi riuscita a parlare con Don Ciotti - spiega il sindaco - molto probabilmente non ci sarebbe stato alcun problema. Gli avrei chiesto, nel caso avesse parlato di immigrazione, di evitare di dare giudizi morali sulla scelta di Salvini di chiudere i porti".

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Dal centrosinistra non sono mancate critiche per una scelta che è stata definita "vergognosa". "Al di là della beffa per gli organizzatori che hanno dovuto noleggiare una sede alternativa a pagamento - ha affermato il consigliere regionale del Pd Andrea Zanoni - vorrei sottolineare come don Ciotti rappresenti un orgoglio per il nostro Paese: davvero una persona con la sua storia ha bisogno di fornire garanzie sugli argomenti di cui andrà a parlare? Queste sono censure da regime e rappresentano un precedente molto pericoloso, come denunciato anche dalle opposizioni in Consiglio comunale". Di "una vera e propria censura", parla invece Nicola Pellicani, deputato del Pd e componente della Commissione parlamentare Antimafia. "Quello del Nordest, come ha ricordato più volte don Ciotti - ricorda Pellicani - è un territorio in cui è sempre più radicata la presenza di mafie e organizzazioni criminali, che non si manifestano più con azioni intimidatorie ma soprattutto attraverso riciclaggio, spaccio di droga e la penetrazione nelle aziende più fragili. Un territorio su cui bisogna tenere alta l'attenzione ed è necessario promuovere una cultura della legalità, anche attraverso incontri come quello in programma domenica a Oderzo - conclude - che dovrebbero essere condivisi in primis dalle istituzioni democratiche".

"Vado lo stesso a Oderzo, gli organizzatori hanno trovato un'altra sala. Io parlo di persone, parlo della dignità delle persone, chiunque esse siano, quindi si deve parlare dei migranti come delle persone a cui la mafia toglie la dignità. Noi parliamo di persone e nessuno può classificarle secondo le proprie esigenze o le proprie osservazioni", ha commentato don Ciotti. "A Oderzo mi fa piacere andare, ci sono stato già altre volte. Potevo andare solo  domenica prossima per via dei miei impegni in agenda, mi è stato detto che se si parlava di migranti non era possibile, ma io parlo di persone che hanno bisogno di libertà e di dignità". Don Ciotti ha sottolineato che da parte sua non vi è alcuna intenzione di fare "polemica" con la prima cittadina, Maria Scardellato. "Vedo che a volte ci sono non conoscenza, pregiudizi, disinformazione".

Gli organizzatori hanno invitato la sindaca a partecipare alla manifestazione di domenica e lei ha detto che sarà presente.







 
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