«I fiori di Sanremo». La magica frase, probabilmente l’unico spot non a pagamento del Festival, nella prima serata della kermesse non era mai stata pronunciata. Emozione? Disguido tecnico con il «gobbo»? Scarsa attenzione? Tanta visibilità per i bouquet, d’accordo, ma il Comune e i floricoltori non avevano preso affatto bene la cosa. Ieri mattina la questione è stata affrontata senza perdite di tempo. La strategia ha pagato. Nessuna polemica pubblica ma una lettera dell’amministrazione alla Rai per «strigliare» Baglioni a fare in modo di ricordarsi della citazione. Perchè ci sarà anche la crisi del settore ma Sanremo in Italia e nel mondo è ancora la città dei fiori e ci sono migliaia di famiglie che campano coltivando la terra e vendendo gli steli che crescono anche in questo inverno che in Riviera regala antipasti di primavera.

Fiorella Mannoia

E il messaggio è stato recepito, con Baglioni che alla consegna del bouquet a Fiorella Mannoia ha scandito chiaramente «I fiori di Sanremo» facendo tornare immediatamente il cielo sereno tra il Comune e la Rai. E il «refrain» si è ripetuto. Nessuna increspatura, quindi, in un idillio che vive delle dirette-maratona dall’Ariston ma, per chi incrocia da queste parti, anche delle decine di eventi e trasmissioni che Viale Mazzini condivide con la città, i turisti, i curiosi. Continuando a guardare la tivù incidente-tecnico per lo spot sulla Liguria: alle 22,15 èè stato annunciato da Bisio ma in onda è andato quello della Tim e alla ripresa della trasmissione è stato come se nulla fosse. Gaffe.

Ieri sera intanto, sul palcoscenico, c’è stata la prima presenza sanremese propriamente detta. È stato il presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande (seconda carica istituzionale della città) a consegnare il «Premio alla carriera» alla memoria di Pino Daniele.

Dissolta, per volere di Baglioni e per la nascita di Sanremo Giovani, la gara delle Nuove Proposte, l’unica altra presenza prevista, sabato, sarà quella del sindaco Biancheri al momento della consegna del premio al vincitore del Festival numero 69.

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