Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha firmato oggi il decreto di nomina dei 30 membri non di diritto del Consiglio Superiore di Sanità. «La squadra è finalmente pronta - sottolinea - e sono molto orgogliosa e felice di presentarla a tutti. Abbiamo scelto il top assoluto per esclusivi meriti scientifici e in trasparenza. Il merito dev’essere finalmente la bussola che orienta le nomine in questo Paese». Il ministro aveva azzerato all’inizio del dicembre scorso il Css precedente, con due anni di anticipo, erano rimasti in carica solo i membri di diritto, dopo avere chiesto informazioni su alcuni dei componenti. Analogamente a quanto avvenuto per la nomina del direttore generale dell’AIFA selezionato con una procedura internazionale in blind, la scelta dei componenti si è giocata sui titoli e sulle competenze. Dopo l’insediamento dei 30 membri, il Css deciderà il nuovo presidente che sarà, specifica il ministro: «Un nome condiviso, di prestigio e che interpreterà pienamente l’alto mandato scientifico del Consiglio».

Tra i nuovi membri del Consiglio Superiore di Sanità, nominati oggi dal ministro Giulia Grillo, c’è anche Camillo Ricordi, diabetologo e direttore del Diabetes Research Institute and Cell Transplant Center dell’Università di Miami, un luminare con centinaia di pubblicazioni e più di dieci brevetti (padre tra l’altro del trapianto di isole pancreatiche in grado di curare il diabete), al centro delle polemiche qualche anno fa per la vicenda Stamina. Il presunto «metodo» messo a punto da Davide Vannoni, poi rivelatosi essere una truffa, nel 2014 era ancora visto da molti come una speranza concreta per rare malattie genetiche soprattutto dei bambini, e Ricordi si offrì di sperimentarlo a Miami, nei suoi laboratori. Dicendo, tra le critiche dei colleghi scienziati, di non essere a priori né «pro» né «contro» Stamina. Tra i più critici ci fu l’intervento della ricercatrice Elena Cattaneo, nel 2014 già senatrice a vita, che scrisse parole durissime contro Ricordi, definito «un professore di Miami, un diabetologo, un nome, ma non nell’ambito neuronale e neurologico. Le sue dichiarazioni sul caso Stamina - attaccava Cattaneo - dovrebbero sconcertare l’intero mondo accademico, scientifico e medico italiano.

“Meno scienziate donne”
Solo tre le scienziate donne presenti nell’organo consultivo, contro le 14 del precedente Css nominato dall’ex ministro Beatrice Lorenzin. Tra i 30 membri nominati, sono stati riconfermati i professori Bruno Dallapiccola e Giovanni Scambia, mentre escono dal Css il farmacologo Silvio Garattini, che sarà ancora «fortemente impegnato per questo ministero nel difficile tavolo della Governance Farmaceutica», rileva una nota del dicastero, e il professor Edoardo Boncinelli. Alcuni dei precedenti membri non di diritto, tra i quali il professor Alberto Mantovani, precisa il ministero, «avevano da tempo rassegnato le dimissioni a causa dei numerosi impegni internazionali».

Grillo: scienziati di fama mondiale
«Sono stati reclutati scienziati italiani di fama mondiale nell’ambito delle neuroscienze, dei trapianti di cellule staminali, dello studio di malattie rare. Esperti di scienze omiche (in particolare genomica e proteomica) immunologi e virologi, tra i quali un membro della Commissione Nobel. Ben 4 di loro sono italiani che hanno lasciato il nostro Paese per vari motivi e lavorano oramai da molti anni in importanti istituzioni internazionali con funzioni dirigenziali apicali», spiega il ministro Grillo. Il ministero della Salute - evidenzia una nota - ha molti progetti in corso d’opera e molte sfide da affrontare con l’obiettivo di rilanciare e valorizzare pienamente la ricerca scientifica del nostro Paese e il Css giocherà un ruolo attivo nella consulenza per le decisioni strategiche.

«Nessuno meglio di loro - assicura Grillo - potrà dare un contributo sostanziale nel rilanciare la ricerca competitiva dell’Italia nello scenario internazionale, suggerire le tecnologie diagnostico-terapeutiche necessarie su cui investire, proporre modelli di organizzazione, suggerire linee di ricerca traslazionale con ricadute certe sul Ssn. Infine per gettare i semi necessari a ricostituire gruppi di ricerca competitivi capaci di formare i nostri giovani scienziati e attrarre i migliori dall’estero. Il futuro è nella valorizzazione della ricerca», conclude Grillo.

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