Inter, la carica dei bambini contro il razzismo

  • A San Siro è di scena una dolce invasione: quella della carica di oltre diecimila bambini che ricordano a tutti come o sport e il calcio siano fatti di valori, non di razzismo e violenza. Siedono sugli spalti per tifare pulito e far sentire i loro cori innocenti e teneri. L’Inter gira pagina e lo fa con grande fermezza ed efficacia. A fare da cornice alla sfida tra Inter e Sassuolo infatti sarà la campagna anti-razzismo lanciata venerdì dalla società nerazzurra. Lo slogan «BUU», che non è l’ululato contro i giocatori di colore ma l’acronimo di «Brothers Universally United» («Fratelli universalmente uniti»), compare un po’ ovunque a San Siro ed è protagonista con una coreografia al primo anello arancio in cui si legge il claim in diverse declinazioni grafiche e cromatiche. Non solo, perché «BUU» sarà visibile pure in campo, con Inter e Sassuolo che vestiranno una patch speciale sulla divisa (Afp)

  • Sugli spalti, invece, i protagonisti sono i circa 11.500 bambini e ragazzi. Una «invasione» di giovani, provenienti soprattutto dalle scuole milanesi, oltre che dalle Scuole Calcio Inter, dal CSI e dai progetti `Io Tifo Positivo´, `Quarta categoria´ e `Rete!´. E c’è anche chi, come l’Istituto Comprensivo Sabin di Segrate, porterà al Meazza ben 245 studenti di 27 classi diverse (Ansa)

  • Una scelta chiara, quella della società nerazzurra, dopo i fatti di Inter-Napoli. «C’è voglia di mandare un messaggio positivo, di rispetto e vogliamo partire dai bambini», ha commentato l’amministratore delegato nerazzurro Alessandro Antonello. «Speriamo sia una serata di gioia. La gioia che trasmettono i bambini è tanta, è un tifo positivo e genuino che vogliamo sempre. Crediamo in questo tifo e vogliamo ringraziare tutti i club hanno rilanciato il nostro messaggio» (Ansa)

  • (Ansa)

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  • (Ap)

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