edilizia

Superbonus, l’ipotesi di Fratelli d’Italia: bonus diverso tra prima e seconda casa

di Alessia Conzonato

Superbonus, l'ipotesi di Fratelli d'Italia: bonus diverso tra prima e seconda casa

Il Superbonus potrebbe subire una nuova revisione. La maxideduzione al 110% potrebbe trasformarsi in una più contenuta tra il 60 e il 70%, garantita però a lungo termine, oppure un’altra opzione è diversificarla sulla base di due elementi: il reddito del beneficiario oppure la tipologia di immobile su cui vengono effettuati i lavori.

La revisione

Ad esempio, la percentuale potrebbe essere più alta nel caso in cui si tratti della prima casa (non di lusso) che deve essere ristrutturata e si fa più ridotta se invece i lavori sono sulla seconda casa. Queste sono alcune delle opzioni su cui Fratelli d’Italia starebbe ragionando per dare un nuovo ordine ai bonus edilizi. Lo riferiscono fonti interne al partito, che ribadiscono inoltre la volontà di tutelare le situazioni già aperte, in modo da non pregiudicare né le famiglie che hanno fatto debito e né le imprese che sono impegnate nei cantieri legati al Superbonus.

Step dopo step

La stretta sul Superbonus, oltre che sul Reddito di cittadinanza, è stato uno dei principali temi della campagna elettorale. Ed è un tema che crea non pochi timori al mondo dell’edilizia. Il Nadef (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza) prevede un Pil in frenata l’anno prossimo e questo potrebbe spingere la futura presidente del Consiglio a ridurre la spesa pubblica, facendo cassa e tagli. Alcune modifiche potrebbero essere già prese in considerazione nella stesura della legge di bilancio 2023. Dopo una serie di stop anticorruzione tentati dal premier in carica Mario Draghi, di recente è stata sbloccata la circolazione dei crediti fiscali collegati al Superbonus. Secondo quanto trapela da fonti di partito, nell’immediato Giorgia Meloni intende supportare quelle imprese che hanno i conti con crediti fiscali e lavori bloccati. Lo step successivo in programma è una revisione totale dell’intero sistema dei bonus edilizi che non dovrebbero superare l’80 % delle spese sostenute, agevolando prevalentemente le prime case.

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