legge di bilancio

Unadis contro il declassamento della dirigenza fiscale

(emblema)

2' di lettura

L’Unadis (Unione nazionale dei dirigenti) ha impugnato il declassamento della dirigenza fiscale presentando un ricorso al presidente della Repubblica
esprimendo disappunto nei confronti delle posizioni organizzative previste dalla legge di Bilancio 2018.

Ecco il testo:
Ad avviso di questo sindacato, le nuove figure professionali previste per le Agenzie fiscali avrebbero richiesto un approfondito e preventivo confronto ai fini della definizione di un intervento di più ampio respiro, formulato con regole chiare e improntate anche a un inquadramento giuridico di queste figure per le quali sarebbe stata auspicabile la creazione di una apposita ed autonoma sezione di contrattazione.

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Ciononostante, quello che oggi ci si presenta è un intervento che nel suo complesso ha, di fatto, prodotto il dimezzamento della classe dirigenziale e la conseguente creazione di figure professionali ibride per la cui selezione è stata peraltro definita una procedura farraginosa e giuridicamente fragile. Insomma, siamo di fronte a un quadro organizzativo caratterizzato da molte problematicità e da numerose zone grigie che preoccupa fortemente questo sindacato da sempre impegnato nella tutela dei dirigenti pubblici.

In tale contesto, Unadis ha ritenuto di non poter rimanere inerte; di fronte ad una situazione di grave impasse dell'amministrazione fiscale perdurante oramai da quasi quattro anni, abbiamo ritenuto di dover formalmente contrastare l'ennesima soluzione rabberciata e fittizia che si vorrebbe apportare ad un problema che risale al marzo 2015, che richiederebbe una soluzione definitiva e che finora, invece, ha visto soltanto rimedi provvisori e precarizzanti.

Non potevamo assecondare un'operazione che, dietro la formale riorganizzazione delle strutture agenziali, cela una reale portata di mortificazione delle funzioni dirigenziali e di precarizzazione al ribasso dei lavoratori investiti di tali funzioni.

Abbiamo proceduto, pertanto, a presentare un ricorso al presidente della Repubblica, portando al vaglio di legittimità sia la norma istitutiva delle posizioni organizzative costituzionalmente censurabile sotto vari profili, sia gli atti attuativi emanati dall'Agenzia delle entrate, ed abbiamo richiesto, al contempo, la doverosa tutela cautelare.

Tuttavia, per il bene di tutto il sistema confidiamo vivamente in un atto di coraggio e determinazione affinché, prima di giungere all'ennesima censura giudiziaria dell'operato sulle Agenzie fiscali, si possa pervenire a soluzioni alternative che finalmente possano avere la solidità della tenuta giuridica che può essere assicurata soltanto dall'adozione di meccanismi improntati ad un attento rispetto delle regole imposte dall'ordinamento nazionale e sovranazionale.

Noi, come Unadis, continuiamo intanto nella nostra vigilante funzione di tutela, da sempre posta al servizio di coloro che svolgono o hanno svolto funzioni dirigenziali, convinti del fatto che la dirigenza pubblica sia uno dei motori fondamentali per il buon funzionamento di tutto il sistema Paese.

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