Napoli, si fingeva avvocato e chiedeva somme per inesistenti cause

Campania
Foto di Archivio (ANSA)

Un uomo di 26 anni, Vittorio Maranta, è finiti ai domiciliari per truffa aggravata a un 82enne e per tentata truffa a una 86enne. Da una delle sue vittime era addirittura riuscito a farsi consegnare bancomat e pin

Un uomo di 26 anni, Vittorio Maranta, napoletano del rione Forcella già noto alle forze dell'ordine per furto e rapina, è stato arrestato dai carabinieri (si trova ora ai domiciliari) per truffa aggravata a un 82enne e per tentata truffa a una 86enne. Da una delle sue vittime era addirittura riuscito a farsi consegnare bancomat e pin.

Le indagini

Le indagini sono iniziate a luglio. Il 19 luglio Maranta si era presentato a casa di un 82enne di Meta fingendosi un avvocato e sostenendo di essere al lavoro su un incidente stradale causato dal figlio dell'anziano. Tutto questo raccontando che l'uomo era stato arrestato e che per la sua liberazione fosse necessario pagare 8.500 euro. Uno stratagemma andato a buon fine perché il 26enne era riuscito a convincere la vittima a consegnare gli oggetti preziosi tenuti in casa e la carta bancomat con tanto di pin, con la quale aveva fatto un prelievo di 500 euro. I militari dell'arma lo hanno identificato grazie alle immagini dall'apparecchio Bancomat e a quelle della videosorveglianza cittadina che, incrociate con quelle di una tentata truffa a una 86enne di Vico Equense, hanno fatto emergere la sua responsabilità anche in questo caso.

Seconda truffa

Il 26 luglio, infatti, aveva chiesto alla donna 3.000 euro, sempre presentandosi come avvocato e chiedendo il pagamento dei danni di un inesistente incidente provocato dal nipote. In questo caso la signora lo aveva smascherato riuscendo a contattare in tempo il nipote e subito dopo i carabinieri mentre il 26enne era riuscito ad allontanarsi. 

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