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"10 cervelli ribelli per lo sport": ragazzi nello spettro autistico protagonisti di un progetto pilota

Il kit formativo è stato realizzato grazie alla supervisione scientifica dello staff di neuropsichiatria infantile dell'università di Tor Vergata di Roma
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DIECI ragazzi nello spettro autistico testimonial di altrettanti sport insieme ai loro istruttori: questo il cuore del progetto "10 cervelli ribelli per lo sport", sostenuto da OSO - Ogni Sport Oltre di Fondazione Vodafone e realizzato dalla Onlus Insettopia, in collaborazione con la Fondazione Policlinico di Tor Vergata e con l'agenzia di comunicazione Kulta - Scuola Channel.

L'iniziativa, presentata a Roma pochi giorni fa, ha l'obiettivo di favorire una reale inclusione sociale dei ragazzi con deficit neurologici nell'ambito delle diverse discipline sportive, predisponendo anche un kit didattico e formativo gratuito in formato digitale disponibile per tutti gli allenatori e le organizzazioni sportive interessati.

"Sono estremamente orgogliosa della collaborazione del PTV con la Onlus Insettopia, selezionata tra i vincitori del bando di Oso promosso dalla Fondazione Vodafone Italia. Si tratta di un riconoscimento importante e prestigioso - spiega il direttore generale del Policlinico Tiziana Frittelli - che dimostra ulteriormente come si tratti di un progetto estremamente valido ed interessante, soprattutto nell'ottica di favorire l'adozione di strategie terapeutiche deospedalizzanti che garantiscano continuità delle cure tra ospedale e territorio. Puntare all'inclusione attraverso lo sport credo rappresenti un'efficace modalità innovativa di interpretare le attività di cura, in un'alleanza tra ospedale e società civile che assume un ruolo di fondamentale importanza  soprattutto nella lotta contro questo tipo di patologie neurologiche".

Il progetto pilota è stato attuato a Roma grazie alla supervisione e alla formazione scientifica a cura dello staff "Autismo" del Policlinico Tor Vergata - UOC di Neuropsichiatria infantile, coordinato dal dottor Luigi Mazzone, in collaborazione con il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti - presidente di Insettopia e padre di un ragazzo autistico - attraverso un corso gratuito rivolto a educatori sportivi e allenatori delle diverse discipline sportive.

"Finalmente - spiega Nicoletti, giornalista, scrittore, presidente di Insettopia Onlus e padre di Tommy, il ragazzo autistico che ha voluto come protagonista di ben tre libri e un film - nessun genitore di autistico si sentirà ancora dire che il figlio non può essere incluso in un'attività sportiva, solo perché non saprebbero come comportarsi con un soggetto neurodiverso. Sono molto felice che Fondazione Vodafone Italia abbia avuto fiducia nel nostro progetto e lo staff Autismo del Policlinico di Tor Vergata ci abbia dato sostegno scientifico. Questo è solo un primo passo della factory dei Cervelli Ribelli che ho fondato assieme a Michela Paparella AD di Kulta-Scuola Channel. Contiamo di mettere in campo prestissimo anche altre iniziative, mirate a dare dignità di cittadinanza e opportunità di contribuire all'evoluzione della società civile a ogni categoria di esseri umani che hanno cervelli che funzionano diversamente dalla media dell'umanità".

"10 Cervelli Ribelli per lo Sport" coinvolge direttamente dieci allenatori/educatori di scienze motorie selezionati tra dieci diverse discipline sportive (atletica, scherma, basket, nuoto, tennis, rugby, danza, arti marziali, calcio, equitazione) e, parallelamente, include dieci ragazzi neurodiversi e le relative dieci famiglie con l'obiettivo di mettere a sistema i vantaggi di una reale inclusione grazie ai valori e alle potenzialità dello sport, in tutte le sue declinazioni.

"Iniziative come questa - conclude Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico - fanno parte di quella rivoluzione culturale silenziosa che, come movimento paralimpico, stiamo mettendo in atto in questi anni. Lo sport, oltre a essere uno straordinario strumento di benessere, socialità e integrazione, deve rappresentare sempre più un pezzo di welfare del nostro Paese. Questo progetto ha un valore sociale importantissimo perché fornisce gli strumenti per conoscere e lavorare al meglio con la disabilità intellettivo-relazionale all'interno della dimensione sportiva. Un lavoro prezioso che può rappresentare un punto di riferimento anche per tante famiglie e per persone impegnate nell'inclusione sociale delle persone con deficit neurologici".

Tutti i materiali digitali relativi all'iniziativa sono disponibili sulla piattaforma OSO - Ogni Sport Oltre e sul portale Scuola Channel.