Carcere a vita con isolamento diurno: è la proposta della procura di Milano per Alessandro Garlaschi, il tranviere presunto killer di Jessica Valentina Faoro, la 19enne brutalmente uccisa nel febbraio scorso in via Brioschi, nel capoluogo lombardo. Il 39enne non si è presentato in aula, mentre fuori dal Palazzo di Giustizia, questa mattina si è raccolto un gruppo di amiche della ragazza. “Lotteremo per la giustizia”, “Per non dimenticare” e “Non è normale che sia normale”, sono i cartelli esposti di fronte all’entrata principale del Tribunale.

Al sit-in hanno partecipato anche la zia della vittima, Maria, e la bisnonna, Cristina. “Ci rivediamo molto in Jessica – ha detto Morena De Gaetano, ex compagna di comunità della 19enne, quando entrambe erano minorenni, all’Istituto Sacra Famiglia delle Suore Benedettine’ di Voghera, in provincia di Pavia. “Noi siamo state un po’ più fortunate – ha aggiunto - forse un po’ più forti rispetto a lei, però lei faceva parte della nostra famiglia e non smetteremo mai di lottare”.

E ancora: “Vogliamo che Garlaschi ci guardi negli occhi. Ha avuto il coraggio di uccidere una ragazzina che si fidava di lui, avrebbe dovuto avere lo stesso coraggio di presentarsi qui davanti a noi”. Infine ha fatto un appello alle istituzioni perché si prendano cura delle ragazze, che escono dalle comunità, una volta maggiorenni. “Abbiamo bisogno di aiuto per inserirci nella società, almeno fino a quando non riusciamo a mantenerci da sole. Jessica è stata abbandonata dalle istituzioni – ha concluso -ha provato a chiedere aiuto, ma le hanno sbattuto le porte in faccia”.

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