Cronaca

Alex è tornato in Italia, al Bambino Gesù. "Buone" le sue condizioni generali

Le iniziative per cercare donatori di midollo per Alex (ansa)
Il piccolo, affetto da una grave patologia e in attesa di trapianto di midollo, è arrivato da Londra. Come annunciato nei giorni scorsi dai suoi genitori, sarà curato nell'ospedale romano
1 minuti di lettura
ROMA. Il piccolo Alessandro Maria Montresor è arrivato in Italia ed è stato ricoverato all'ospedale Bambino Gesù di Roma. Alex, che ha 18 mesi e una grave patologia genetica per cui aspetta un trapianto di midollo, era ricoverato al Great Ormond Street Hospital di Londra. Fino a oggi, non ha avuto successo la ricerca di un donatore totalmente compatibile con il bimbo. Al Bambino Gesù, come annunciato anche dai genitori del piccolo nei giorni scorsi, verrà sottoposto a una tecnica di trapianto innovativa per cui l'ospedale della Santa Sede è all'avanguardia: quella di midollo da genitore con una metodica di manipolazione delle cellule staminali.

L'ospedale romano ha fatto sapere che le condizioni generali del bambino "sono buone" e "il trattamento farmacologico in corso, avviato al Great Ormond Street Hospital sta contribuendo efficacemente al contenimento della malattia e verrà proseguito presso il nostro Centro fino all'avvio della procedura trapiantologica". E che "il trapianto di cellule staminali emopoietiche da genitore verrà effettuato verosimilmente intorno alla metà di dicembre 2018".

"L'insieme delle procedure di screening e la somministrazione delle terapie preparatorie - spiega il nosocomio -  richiedono dei tempi tecnici". L'ospedale Bambino Gesù precisa inoltre che "come in tutti i casi di trapianto, anche il trattamento della linfoistiocitosi emofagocitica (HLH) presenta dei rischi. Più nel dettaglio, si tratta di rischi di tipo infettivo (nella fase preparatoria le difese immunitarie del paziente vengono sostanzialmente azzerate per poi recuperare lentamente dopo l'attecchimento del trapianto); tossico (legato alla terapia di preparazione al trapianto) e immunologico".

La storia di Alex - che risiede a Londra con i genitori italiani - ha suscitato nei mesi scorsi una gara di solidarietà partita dalla Rete, dove i genitori del bambino avevano lanciato un appello per trovare un donatore compatibile per il trapianto. In poche settimane centinaia di persone si sono sottoposte a un prelievo di sangue per testare la propria compatibilità, iscrivendosi nel registro italiano dei donatori di midollo osseo. In realtà la ricerca di un donatore per Alex è già inserita nella rete nei registri internazionali. Ad oggi, però, non è stato trovato un donatore compatibile. Ma la situazione di Alex non permette tempi lunghi. Per questo i genitori hanno deciso di accettare la disponibilità, già dichiarata nei mesi scorsi dall'ospedale della Santa Sede, a trattare il bambino.