La pioggia di Wembley nasconde la beffa nel finale. All’andata all’ultimo avevano festeggiato Icardi e compagni, stavolta tocca al Tottenham. Il muro dell’Inter a Londra regge per 80’ ma crolla proprio nel momento decisivo: Eriksen regala agli Spurs una vittoria che riapre tutti i discorsi qualificazione verso gli ottavi di Champions League.

Bastava un pareggio, alla squadra di Spalletti, per staccare il pass verso la fase ad eliminazione diretta. E per lunghi tratti l’Inter è sembrata poter portare a casa il risultato, grazie ad una difesa capace di reagire a qualsiasi attacco inglese. Ora però la strada si complica e non poco, perché con questo 1-0 gli uomini di Pochettino si portano in vantaggio negli scontri diretti, grazie al gol all’andata a San Siro. I nerazzurri non sono quindi più padroni del proprio destino: nell’ultimo turno dovranno sperare in un regalo del Barcellona, che dovrà fermare il Tottenham al Camp Nou, mentre Icardi e compagni dovranno battere il PSV a San Siro (o quantomeno ottenere un risultato migliore rispetto a quanto faranno gli inglesi in Spagna).

Le intenzioni bellicose del Tottenham si sono intuite fin dai primi minuti, nonostante Pochettino sorprenda, lasciando fuori Eriksen e Son dalla formazione titolare. Gli Spurs dominano il possesso, anche perché l’Inter sbaglia molto complice il terreno di gioco in pessime condizioni, ma la difesa nerazzurra tiene bene, concedendo poco. Ci provano Kane, Alli, Lucas e Lamela, senza però troppo fortuna. Intorno alla mezzora gli inglesi alzano ulteriormente la pressione, cercando di schiacciare la squadra di Spalletti. Non a caso arriva la migliore occasione per il Tottenham: dopo un’azione insistita, Winks centra la traversa con un destro a giro da fuori. L’Inter fatica, tradita dai big come Perisic e Nainggolan. Proprio il belga è costretto ad uscire dopo 44’ per un affaticamento muscolare, il terzo problema fisico in stagione dopo la distrazione alla coscia in estate e la distorsione alla caviglia nel derby contro il Milan. Al posto dell’ex Roma entra Borja Valero, che ha subito una buona occasione, ma cincischia in area e il suo tiro viene ribattuto.

L’ingresso dello spagnolo rianima i nerazzurri ad inizio ripresa, sulla spinta anche degli oltre 4mila tifosi arrivati a Wembley da Milano. Tanto che Skriniar sfiora il vantaggio, con una zampata su sviluppi da corner che termina di poco a lato. Pochettino prova le mosse Son ed Eriksen, come un segnale ai suoi per iniziare ad attaccare con maggiore convinzione. Proprio Eriksen mette subito una palla sulla testa di Vertonghen, che da poco passi non centra la porta. Ma è l’Inter che va nuovamente vicino al gol, Lloris si salva con un mezzo miracolo su mancino potente di Perisic. Quando i nerazzurri sembrano avere la partita in mano, è il Tottenham a passare: percussione di Sissoko, palla dentro per Dele Alli che serve l’accorrente Eriksen, mancino a scavalcare Handanovic e 1-0 per gli inglesi.

La reazione è immediata, con D’Ambrosio che impegna Lloris dalla distanza. L’Inter ci prova fino all’ultimo, Asamoah ha la palla giusta ma Alderweireld rimpalla la conclusione. Festeggia il Tottenham, i nerazzurri però non possono fermarsi a rimpiangere il risultato: domenica c’è la Roma, ora la squadra di Spalletti non può più sbagliare.

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