OPERAZIONE FIAMME GIALLE

Assenteismo in Sicilia, lui porta la figlia a scuola e lei timbra: 42 indagati

A Palermo scovati 42 “furbetti del cartellino”: c'è anche la convivente che “striscia” per il compagno

2' di lettura

Lui porta la figlia a scuola e lei timbra. La convicente striscia il cartellino al posto dell’impiegato infedele assente. Sono alcuni dei casi scovati nel corso dell’operazione della Guardia di Finanza contro 42 cosiddetti “furbetti del cartellino”: i militari delle Fiamme gialle hanno posto agli arresti domiciliari undici dipendenti dell’assessorato regionale alla Salute di piazza Ottavio Ziino a Palermo. Altri undici hanno avuto notificato l’obbligo di firma e altri 20 sono stati denunciati in stato di libertà. Secondo la Procura di Palermo dalle indagini è «emersa una consolidata prassi di assenteismo ingiustificato» con «presenze fittizie debitamente e furbescamente certificate».

«Oltre al classico sistema di “beggiare” per una seconda persona, c’è stato il caso di una coppia di dipendenti: lui accompagnava la figlia a scuola e l’andava a prendere all’uscita, mentre lei timbrava anche il cartellino del marito - racconta il colonnello Alessandro Coscarelli della Gdf di Palermo -. C’erano anche impiegati che riuscivano ad attestare la propria presenza tramite l’opportunità di segnalare, tramite computer, la propria presenza».

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Scambio di badge e uso improprio di pc aziendali
Gli indagati, secondo l’accusa, grazie alla mutua collaborazione fra loro, tramite lo scambio dei badge e l’utilizzo improprio dei pc aziendali, riuscivano in modo sistematico ad attestare false presenze. Molti dipendenti mentre risultavano in servizio erano invece soliti recarsi a lavoro con circa 3 ore di ritardo, occuparsi di faccende private, come per esempio la spesa o il parrucchiere. Alcuni andavano anche fuori Palermo.

Oltre 400 ore attestate in maniera fraudolenta
Gli accertamenti svolti dalle Fiamme gialle, attraverso pedinamenti, riscontri sul territorio e tramite l’utilizzo di microspie, hanno consentito di fare luce sul fenomeno dei cosiddetti dipendenti “fantasma”, rilevando e censendo più di 400 ore fraudolentemente attestate, ma in realtà mai rese. I reati contestati loro, a vario titolo, sono truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false
attestazioni e certificazioni.

Assenteismo nel pubblico impiego: rinnovato protocollo Gdf-ministero Pa
Intanto questa mattina il ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, e il comandante generale della Guardia di finanza, Giorgio Toschi, hanno siglato il rinnovo del protocollo d'intesa relativo alla collaborazione tra il dicastero e le Fiamme Gialle. L'accordo rinnova ed estende la collaborazione esistente, oggi fondata su consolidate sinergie in materia di controlli dei doppi incarichi (c.d. “doppio lavoro”) e dei regimi di incompatibilità dei dipendenti pubblici. In particolare, viene prevista la possibilità di attuare un piano di verifiche - da svolgere anche congiuntamente tra Guardia di Finanza e Ispettorato della Funzione pubblica - finalizzate a contrastare i fenomeni di assenteismo nel pubblico impiego nonché a riscontrare la regolarità delle condizioni che legittimano il beneficio di permessi per l'assistenza di familiari anche con disabilità.

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