26 novembre 2018 - 14:52

«Fabrizio Corona torni in carcere», la richiesta della Procura generale dopo le risse in tv

L’Avvocato generale Nunzia Gatto ha ricostruito tutte le violazioni che l’ex re dei paparazzi avrebbe commesso, mostrando nell’udienza anche lo scontro con Ilary Blasi al «Gf vip». I giudici si sono riservati di decidere nei prossimi giorni

di Redazione Milano online

Fabrizio Corona all’udienza di lunedì (Corner/LaPresse) Fabrizio Corona all’udienza di lunedì (Corner/LaPresse)
shadow

Fabrizio Corona avrebbe violato in più occasioni le regole dell’affidamento terapeutico in prova, e deve quindi tornare in carcere: è questa la richiesta formulata dall’Avvocato generale Nunzia Gatto ai giudici del Tribunale di Sorveglianza. Se gli verrà revocato l’affidamento terapeutico, Corona dovrà tornare in carcere a scontare la parte restante di pena.

La lite in tv

Il «numero due» della Procura generale ha ricostruito tutte le violazioni che Corona avrebbe commesso, parlando anche delle sue «ospitate rissose» in tv e mostrando nell’udienza - durata quasi 5 ore - anche lo «scontro» al «Gf vip» con Ilary Blasi. I giudici si sono riservati di prendere una decisione nei prossimi giorni. Dopo l’udienza, Corona ha postato su Instagram alcuni brevi video in cui si mostra fiducioso, con la scritta «Avanti lo stesso», e poi numerosi messaggi di affetto e solidarietà mandatigli dai suoi ammiratori.

«Fuori da Milano dopo le 23»

Nel suo lungo e articolato intervento la rappresentante della Procura Generale ha portato documenti e video che dimostrerebbero la sistematica violazione delle regole imposte dal Tribunale di Sorveglianza. E ciò oltre alle violazioni pregresse dopo la scarcerazione, come l’uso dei social che in quel periodo non gli era concesso. Ha mostrato ai giudici, tra le altre, anche le immagini della lite al «Grande Fratello Vip» tra Corona e Ilary Blasi e un altro filmato in cui l’ex agente fotografico con alcuni amici in un locale tornava a prendersela con la moglie di Francesco Totti. In più, in aula è stato mostrato anche il filmato dell’insulto che Corona ha rivolto al sostituto pg Maria Pia Gualtieri («Non capisce niente»), dopo che il magistrato aveva chiesto di aumentare la condanna nel processo sui 2,6 milioni di euro in contanti (poi si era scusato e il magistrato ha ritenuto di non querelarlo per diffamazione). Per la Procura, non può rientrare nel concetto di «attività lavorativa» la «partecipazione rissosa» alle trasmissioni televisive e, nel caso specifico del «GF vip», Corona non avrebbe chiesto le autorizzazioni per andarvi. Autorizzazioni che, in base ai diktat dei giudici, deve sempre ottenere quando si sposta da Milano e sta fuori oltre le 23. In più gli viene contestata anche la frequentazione di un pregiudicato.

Effetto retroattivo

Il 19 giugno scorso, già il pg Antonio Lamanna aveva chiesto la revoca dell’affidamento terapeutico in prova, concesso per la dipendenza psicologica dalle droghe, e i giudici della Sorveglianza si erano poi presi tempo fino a lunedì 26 per effettuare ulteriori valutazioni. Nel loro provvedimento, i giudici scrivevano di avere bisogno di relazioni più approfondite dall’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna) e di valutare la situazione per un tempo più lungo. Proprio sulla base di queste carte e dei video recuperati dalla polizia giudiziaria, l’avvocato generale Nunzia Gatto ha sostenuto che a Corona deve essere revocato l’affidamento terapeutico concesso il 21 febbraio con «effetto retroattivo». Per la Procura generale, che già l’1 marzo aveva chiesto la revoca, a Corona non può essere concesso l’affidamento terapeutico «definitivo», come chiede la sua difesa (tra i legali Antonella Calcaterra), e gli va anche revocato quello provvisorio a partire da febbraio e, dunque, dovrebbe scontare di nuovo anche gli ultimi 9 mesi in carcere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT