La svolta tanto attesa non arriva. Sampdoria e Genoa pareggiano 1-1 nel derby della Lanterna, interrompono la striscia negativa ma non riescono a rilanciarsi del tutto in campionato. Botta e risposta nel primo quarto d’ora con la firma dei due bomber, Quagliarella di testa e Piatek su rigore. Poi è il ’Grifone’ a provarci maggiormente, ma le parate di Audero permettono ai blucerchiati di mettere nel carniere un punto che fa classifica e morale.

Giampaolo si affida a un 4-3-1-2 con Ramirez preferito a Saponara come trequartista dietro alle due punte Defrel-Quagliarella. Dalla parte opposta Juric schiera un 3-5-2 con Romulo e Lazovic sugli esterni e il tandem offensivo composto da Kouamè e Piatek. Il derby non delude fin dalle primissime battute: Ramirez fa partire un traversone insidioso a rientrare dalla destra, Quagliarella di testa in tuffo non si lascia pregare due volte e fa esplodere il pubblico di fede blucerchiata. Il Genoa non accusa il colpo e dieci minuti dopo trova il pari. Andersen e Audero non si capiscono, Piatek si infila nel pertugio e viene steso in area dal portiere. Dal dischetto il bomber polacco è implacabile e torna così in gol dopo oltre 450 minuti a secco, segnando la prima rete - la decima in campionato - nella gestione Juric. Entrambe le squadre giocano senza troppi timori reverenziali e le occasioni fioccano. Kouamè ci prova in acrobazia ma il suo coraggio non viene premiato, poi è Veloso a vanificare una buona opportunità su calcio di punizione mandando alto sopra la traversa. Nel finale di frazione sale in cattedra Audero, che smanaccia prima il tentativo di Romulo, su passaggio all’indietro di Piatek, e poi la conclusione del polacco, bravo a trovare lo spazio per il tiro dopo una serie di rimpalli.

Nella ripresa Giampaolo perde quasi subito Defrel per infortunio, rimpiazzato da Caprari. Il Genoa d’altra parte dimostra di non essere solo Piatek: Kouamè si conferma spina nel fianco per la retroguardia doriano e al 17’ di testa va a un passo dal 2-1. Tocca ancora una volta ad Audero salvare la sua squadra. Dalla parte opposta sussulto di Quagliarella, con la palla che finisce a lato. I cambi non modificano l’inerzia della partita: l’ultima emozione la regala Veloso, ma Audero non si fa sorprendere e il punteggio finale non cambia più.

I commenti dei lettori