23 novembre 2018 - 20:48

Il caso Pakistan, le radici antiche di una malattia oscura

Una malattia strutturale, organica al Paese, che lo rende potenzialmente più pericoloso dello stesso Afghanistan

di Lorenzo Cremonesi

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Asia Bibi (Afp) Asia Bibi (Afp)
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La malattia del Pakistan ha radici antiche. Sono composte da traumi che risalgono alla sua nascita drammatica con la decolonizzazione britannica e la guerra civile tra musulmani e indù, causa della sanguinosa scissione dall’India nel 1947. Un Paese che aveva una classe dirigente formata dal meglio delle università inglesi, ma una popolazione povera, con un tasso di scolarizzazione infimo, plasmata dagli imam nelle mosche e madrasse, cresciuta col mito della perdita del Kashmir, tenuta insieme dal fervore religioso misto al patriottismo revanscista. Di questa malattia dobbiamo tenere conto se vogliamo comprendere la persecuzione dei cristiani locali, assieme a quella degli sciiti e di tutte le minoranze che non si adeguano alla maggioranza musulmana sunnita. La via crucis di Asia Bibi ne è soltanto una delle tante manifestazioni: non sarà l’ultima.

Se ne rese conto George Bush quando chiese a Pervez Musharraf di cooperare nella guerra contro Al Qaeda. Era vero che Osama Bin Laden si nascondeva nella roccaforte trincerata di Tora Bora, ma i mentori spirituali e le basi logistiche dei suoi mujaheddin stavano nelle scuole religiose di Peshawar, tra i paesini irraggiungibili nelle «zone tribali» pakistane, nella vallata di Swat. Soprattutto, i potenti e intoccabili servizi segreti militari di Islamabad restavano alleati fedeli della jihad nella guerra contro l’India. E Daniel Pearl, il primo giornalista occidentale decapitato in diretta di fronte ad una telecamera, era stato rapito nel 2002 tra i meandri poverissimi del disastro urbano di Karachi, non a Kabul. Poi il blitz Usa per assassinare Osama Ben Laden fu ad Abbottabad, quartier generale dell’esercito pakistano. Dunque una malattia strutturale, organica al Paese, che lo rende potenzialmente più pericoloso dello stesso Afghanistan.

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