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Alla scoperta delle case dei grandi scrittori italiani

Un libro (La Finestra di Leopardi edito da Feltrinelli) con tanto di foto per viaggiare in Italia alla ricerca dei luoghi dove hanno vissuto i grandi nomi della letteratura italiana, da Petrarca a Manzoni, Fenoglio, Leopardi. Ma anche Tasso, Pirandello, Pasolini e molti altri

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MILANO - Siamo stati abituati a studiarli sui libri di scuola, immaginandoli come dei semidei irraggiungibili. Eppure anche loro, come noi, avevano case e vite che si intrecciavano con i territori in cui hanno passato la loro esistenza. I loro oggetti sono ancora lì a ricordarci che hanno trascorso una vita piena di gesti quotidiani. Penne, occhiali, collezioni di farfalle, ma anche sacchi di granaglie, carabattole cinesi, e persino fucili (chiedere a Beppe Fenoglio). Le case dei grandi scrittori italiani sono piene di loro, sono ville eleganti e palazzi nobiliari, ma anche appartamenti dignitosi, umili case contadine, castelli arroccati su una rupe, celle di prigione e persino vagoni ferroviari: in uno di  essi finì la famiglia Quasimodo dopo il rovinoso terremoto di Messina. L’assortimento dei luoghi abitati dai nostri scrittori e dalle nostre scrittrici ben riflette l’affascinante complessità della cultura italiana. Fra queste mura, su questi tavoli, nella cornice di una finestra, davanti ai focolari oppure dietro le sbarre, sono nate le parole che hanno cementato la nostra identità nazionale. A raccontare queste case è La finestra di Leopardi: un libro che propone un viaggio sentimentale, ironico e insieme appassionato, nelle dimore dei grandi autori, quelli che abbiamo conosciuto sulle nostre antologie: Petrarca, Manzoni, Pavese, Fenoglio, Leopardi, D’Annunzio, Tasso, Carducci, Pascoli, Pirandello, Deledda, Pasolini e tanti altri ancora. Un viaggio che si potrebbe anche compiere fisicamente per andare a vedere di persona, libro alla mano, quanto raccontato da Mauro Novelli, docente all’Università Statale di Milano e vicepresidente di Casa Manzoni: alla quale è dedicato naturalmente un capitolo, dove si scopre che nel percorso museale c'è l'ultimo ricamo di Maria Antonietta, interrotto dall'appuntamento con la ghigliottina.

E' una delle molte sorprese che riserva La finestra di Leopardi: un libro che non è il resoconto di un devoto pellegrinaggio, né un saggio accademico o una semplice guida, ma il racconto coinvolgente nato dal connubio fra ciò che gli autori hanno scritto, ciò che è capitato nei loro ambienti privati e ciò che si vede visitandoli oggi, perché le case possiedono una straordinaria potenzialità narrativa. Potenzialità valorizzata dal ricco inserto fotografico, che consente al lettore di rivivere i luoghi, gli oggetti, i mille dettagli evocati.