Economia

Manovra tra Parlamento e scadenze Ue: tutte le tappe verso fine anno

(ansa)
Il governo si prepara a 40 giorni di fuoco: la Legge di Bilancio è ancora alla Camera ed è prevista al Senato solo la prima settimana di dicembre.  La discussione parlamentare si intreccia con gli ultimi passaggi tecnici che potrebbero portare al via alla precedura di infrazione. Anche per questo Bruxelles punta a rinviare fino all'ultimo la propria decisione definitiva
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MILANO - E adesso? La nuova bocciatura dell'Europa sui conti italiani spiana la strada di un percorso a tappe che dovrebbe portare, a meno di cambi di rotta, verso la procedura di infrazione. Un cammino che si intreccia per il governo con una tabella di marcia molto serrata anche sul fronte domestico, con la Maggioranza stretta tra approvazione di decreto fiscale e Manovra e gli attesi collegati alla Legge di Bilancio che dovrebbero includere le due misure cardine dell'impianto: Reddito di cittadinanza e Quota 100.

Decreto fiscale a rilento al Senato

Per l'antipasto della Manovra, il decreto fiscale che include soprattutto le misure della cosiddetta "pace fiscale", la via dovrebbe essere più agevole anche se il provvedimento procede a rilento in commissione al Senato. Il decreto ha 60 giorni di tempo per la conversione dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta a metà ottobre, ma è pressoché scontato che il via libera definitivo arrivi comunque entro fine anno, in corrispondenza con la Manovra. Il testo è ora in discussione con oltre 600 emendamenti in votazione, poi dopo il via libera anche della Camera sarà legge.

Manovra alla Camera, entro il 21 dicembre l'ok anche del Senato

Più complicata la vita della Legge di Bilancio. Il testo è ora alla Camera dove deve ancora iniziare l'esame degli emendamenti. Dopo il disco verde di Montecitorio il testo dovrà passare nell'altro ramo de Parlamento. Il provvedimento, ha fatto sapere ieri la presidente di turno dell'aula Paola Taverna, dovrebbe approdare a Palazzo Madama a partire da mercoledì 5 dicembre per le comunicazioni ufficiali mentre l'esame vero e proprio delle commissioni avverrà dalla settimana successiva. Sempre secondo le indicazioni del Senato, l'ok finale dovrebbe arrivare entro venerdì 21 dicembre. Il via libera definitivo, dopo il probabile ritorno alla Camera, arriverà quindi entro Natale come normalmente accaduto negli ultimi anni.

Corsia separata per Reddito di Cittadinanza e Quota 100

Percorso a parte invece per Reddito di cittadinanza a Quota 100. La Manovra ha istituito i fondi che dovrebbero finanziare le misure, ma i provvedimenti veri e proprio ancora non ci sono. Arriveranno, ha spiegato il governo, con dei provvedimenti collegati, il cui iter parlamentare è però separato dalla manovra in senso stretto. I tempi potrebbero quindi anche essere più lunghi, facendo scivolare l'ok definitivo ai primi mesi del 2019.

L'intreccio con le scadenze Ue

Il groviglio nazionale si intreccia come detto con le scadenze europee. Entro il prossimi 5 dicembre si dovrà riunire il Comitato economico finanziario, il braccio tecnico dell'Ecofin in cui gli sherpa dei vari governi dovranno esprimersi sulle valutazioni della Commissione. Se, come probabili, gli Stati si schiereranno al fianco di Bruxelles, la Commissione formulerà una raccomandazione all'Ecofin, cioè il consiglio che riunisce tutti i ministri delle Finanze dell'Unione Europea, per aprire formalmente la procedura di infrazione verso l'Italia. Qui il calendario è cruciale: come scritto oggi da Repubblica, Bruxelles potrebbe scegliere di aspettare il 19 dicembre per fissare il punto di non ritorno, cioè il giorno in cui presentare le proprie raccomandazioni. Un lieve slittamento per concedere in extremis, in fase di discussione parlamentare, un ulteriore spazio all'Italia per correggere la linea. In caso contrario, e con il via libera alle raccomandazioni, l'appuntamento sarà fissato per il 22 gennaio quando dall'Ecofin dovrebbe quindi arrivare il sigillo definitivo sulla procedura.