Coronavirus

"È il virus che ci sta vaccinando...": cosa ha detto Crisanti

È talmente alta la circolazione del virus che "ci pensa lui a vaccinare tutti", ha detto il prof. Crisanti. In questa fase, ecco perché le mascherine continuano a essere un presidio fondamentale, specialmente al chiuso

"È il virus che ci sta vaccinando...": cosa ha detto Crisanti

Anche se all'ordine del giorno si parla quasi esclusivamente della guerra in Ucraina, il virus Sars-CoV-2 non per questo ha deciso di prendersi una pausa ma continua a circolare come faceva prima, trovando gli ostacoli dei vaccini e di se stesso, notevolmente meno potente di un tempo ma pur sempre presente in tutto il mondo. Omicron 2 è ormai quasi dominante ed è così veloce che "ci pensa lui a vaccinare tutti": sono le parole del microbiologo dell'Università di Padova, Andrea Crisanti, nel corso della trasmissione "Un Giorno da Pecora su Rai Radio1".

"Virus incontenibile"

Fin quando la situazione negli ospedali rimane ampiamente sotto controllo, come adesso, possiamo dormire sonni tranquilli. Il Covid, però, c'è e non è mai stato tanto diffusivo, cioé veloce a contagiare una persona dopo l'altra. "Oggi, nella situazione che stiamo vivendo, le restrizioni contano il giusto: il virus è troppo contagioso, è incontenibile, peggio del morbillo", aggiunge l'esperto. Per questo, è sempre ottima norma indossare le mascherine al chiuso, anche nei contesti privati in presenza di fragili e persone immunocompromesse ma anche anziani. Il microbiologo sottolinea come sia inutile "indossare la mascherina sul bus per poi toglierla a cena. La mascherina devono tenerla sempre i fragili, sono loro che dobbiamo difendere".

"Servono strategie mirate"

Quanto sta succedendo a Shangai rimette il mondo sull'attenti: la pandemia non è finita e la strategia "zero contagi" è impossibile da raggiungere anche se la Cina utilizza il pugno di ferro con lockdown forse più duri della prima ondata di due anni fa. Ma comportarsi come allora è un errore. "Contro Omicron sono necessarie strategie mirate. Se il lockdown aveva degli effetti con il virus di Wuhan, con questa variante in circolazione, che contagia almeno 9 volte di più con una sintomatologia più leggera, anche un lockdown stretto non ha lo stesso effetto. Non so quindi quanto verrà ripagata la sofferenza richiesta ai cittadini di Shanghai", ha spiegato all'Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, Responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma.

Ipotesi nuove varianti

Se per ora è, come detto, tutto sotto controllo almeno in Italia e in Europa, quanto avviene in Cina fa suonare il campanello d'allarme sulla possibilità che possano svilupparsi nuove e più pericolose varianti del virus. "Se continua a circolare così tanto in una popolazione elevata, non è escluso che il virus generi nuove mutazioni – sottolinea Ciccozzi al MessaggeroSe i cinesi non controllano l’evoluzione di Omicron, potremmo ritrovarci una variante importante che si diffonderà poi ovunque".

Non eliminare le mascherine

Con Omicron, abbandonare la mascherina al chiuso non è una buona soluzione. E non lo è nemmeno all'aperto quando ci sono molte persone, visto che la circolazione virale non è scomparsa ed è elevata. "Ieri ho visto la partita allo stadio, la maggior parte delle persone era assiepata e non aveva la mascherina. In questa fase e con queste varianti non va bene", ha aggiunto Ciccozzi, che sottolinea come non bisogna dimenticarsi di indossare la mascherina "perché il vaccino ci ha tolto i rischi gravi della malattia, ma non il contagio.

La mascherina è l'unica barriera che ci può aiutare in questo".

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