FORMULA 1

Partenza "falsa" per i test Ferrari di Fiorano: la SF21 resta ai box, la monoposto 2018... riprende servizio!

Nel primo test del nuovo anno a Fiorano i due piloti titolari ed il collaudatore Shwartzman ancora al volante della monoposto di quattro anni fa.

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Test Ferrari al via a Fiorano con ventiquattr'ore di ritardo sul piano iniziale che prevedeva il primo giorno di attività in pista del nuovo anno sull’asfalto amico di Fiorano con il collaudatore Robert Shwartzman al volante della SF21 portata in gara la scorsa stagione appunto da Carlos Sainz e Charles Leclerc. Semaforo verde invece solo oggi, con il giovane pilota russo al lavoro nell'abitacolo della "veterana" SF17H.  Alla base del ritorno della monoposto scesa in pista quattro anni un piccolo "giallo"... regolamentare, spiegato direttamente dalla Scuderia di Maranello.  

"Il programma di test che la Scuderia Ferrari doveva svolgere a partire da oggi sulla Pista di Fiorano è stato cambiato questa mattina. In attesa di ricevere un aggiornamento dalla FIA su quali siano le modalità di applicazione nel 2022 della definizione di “Test Previous Cars”, che stabilisce quale vettura può essere utilizzata in questo tipo di prove, è stato deciso nella sessione sarà utilizzata una SF71H del 2018. Il programma dettagliato sarà reso noto in seguito". Maranello 25 gennaio 2022

Questo il testo del comunicato attraverso il quale ieri la Ferrari ha chiarito le ragioni alla base del cambio di programma che prevedeva inizialmente il debutto in pista di Shwartzman mercoledì 25 gennaio, seguito da due giornate di lavoro per i titolari Leclerc e Sainz (26 e 27) e chiusura del programma di nuovo affidata al giovane pilota russo (vicecampione in carica di Formula 2).  Invece no: i test sono scattati  nel pomeriggio di mercoledì, con lo stesso Shwartzman al volante della monoposto (contraddistinta dal numero 39) guidata in gara nel 2018 da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen: davvero un'altra epoca, ormai. Il collaudatore sarà poi incaricato di chiudere il lavoro venerdì 28, come previsto dal piano iniziale. Sainz e Leclerc si alterneranno invece in pista giovedì 27 e per il madrileno (in pista al mattino) si tratterà del primo anniversario del suo esordio assoluto nell'abitacolo di una Ferrari: il 27 gennaio del 2021,appunto. Ed anche in quel caso si era trattato della... intramontabile SF71H.

Per la gloriosa SF71H (utilizzata a più riprese l'anno scorso a Fiorano ed anche per i test con gli pneumatici Pirelli da diciotto pollici) non è ancora arrivata l'ora quindi l'ora della definitiva e meritata della pensione. Con il cambio di regolamento tecnico (e la recisione del "cordone ombelicale" con il passato più recente) viene meno la ragione che imponeva di usare per i test privati monoposto risalenti ad almeno due anni prima, per impedire un "travaso" diretto di informazioni tecniche. In accordo con la Federazione Internazionale, le squadre avevano raggiunto un'intesa condivisa in questo senso ed è per questa ragione che la Ferrari si apprestava ad inizio settimana a riaccendere la power unit montata sulla SF21 che l'anno scorso ha permesso a Sainz e Leclerc di conquistare il quinto ed il settimo posto nel Mondiale Piloti e di portare il Cavallino sul terzo gradino del podio di quello riservato ai Costruttori.

L'accordo tra le squadre però sembra essere rimasto (per ora) sulla carta. Non è insomma operativo. Meglio non rischiare, soprattutto all'alba di una stagione che - viste le premesse - e le incognite delle inevitabili "zone grigie" di un regolamento tecnico nuovo di zecca, rischia di scattare subito con... il giallo! Se il "buongiorno" si vede dal mattino, aspettiamoci senz'altro un Mondiale altrettanto controverso di quello del 2021. Anzi, di più...!

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