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Quirinale, Umberto Bossi taglia corto: "Il nome? Quello del premier"

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Il primo a votare a Montecitorio: Umberto Bossi, senatore e fondatore della Lega, lancia un commovente messaggio al Parlamento e all'Italia. Alle ore 15.10, il gesto che commuove l'Italia: il Senatùr, 80 anni, segnato dalla malattia che da anni lo ha costretto ai margini della vita politica attiva, si presenta in aula in sedia a rotelle, spinta da un commesso, e infila la sua scheda nell'insalatiera posta al centro di Montecitorio. Secondo Aldo Cazzullo, che segue la diretta delle operazioni di voto per il Corriere della Sera, il vecchio leone di Gemonio avrebbe chiesto: "Dov'è Napolitano?". Il riferimento è all'ex presidente della Repubblica e senatore a vita Giorgio Napolitano, anche lui in aula per il voto nonostante gli acciacchi inevitabili dell'età (per Re Giorgio la carta d'identità dice 96 anni). Secondo la scaletta della vigilia, proprio l'ex presidente sarebbe dovuto essere il primo a votare, in ossequio anche al suo ruolo istituzionale. Ma così non è stato: per Napolitano è arrivata la chiama alle 15.56.

 

 

 

 

E Bossi cos'ha votato? La Lega, per decisione del segretario Matteo Salvini, depositerà nell'urna una scheda bianca. Sicuramente oggi, per la prima votazione, ma probabilmente anche nelle prime tre a meno che la trattativa con Enrico Letta del Pd e Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle non sblocchi l'impasse (Forza Italia e Fratelli d'Italia permettendo). "Alla fine verrà fuori un nome condiviso", assicura Bossi raggiunto dai giornalisti fuori dall'aula. Ma quale nome? "Quello del premier", è la tesi del senatore, che scommetterebbe un euro su Mario Draghi. 

 

 

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