Alessandro Baricco ha annunciato di avere una leucemia

Alessandro Baricco (25 gennaio)

È uno dei più famosi scrittori e intellettuali italiani della sua generazione. Negli ultimi 25 anni ha scritto saggi e romanzi molto citati e apprezzati come Seta, Oceano Mare, I barbari, La sposa giovane. Nel 1994 ha fondato a Torino la Scuola Holden, una delle prime scuole di scrittura in Italia.

(ANSA / MATTEO BAZZI)
Alessandro Baricco (25 gennaio) È uno dei più famosi scrittori e intellettuali italiani della sua generazione. Negli ultimi 25 anni ha scritto saggi e romanzi molto citati e apprezzati come Seta, Oceano Mare, I barbari, La sposa giovane. Nel 1994 ha fondato a Torino la Scuola Holden, una delle prime scuole di scrittura in Italia. (ANSA / MATTEO BAZZI)

Lo scrittore Alessandro Baricco ha annunciato sui social network di avere una leucemia mielomonocitica cronica, per la quale si sottoporrà a un trapianto di cellule staminali. Baricco ha 63 anni, ed è uno degli scrittori contemporanei italiani più famosi e apprezzati.

Ehm, c’è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente. Non è un granché, avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica. Ci sono rimasto male, ma nemmeno poi tanto, dai. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni (bè, non è così semplice, ci stiamo lavorando da mesi, è un lavoro di pazienza).

A donarmi le cellule staminali sarà mia sorella Enrica, donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso. Molto altro non mi verrebbe da aggiungere. Forse, ecco, mi va ancora di dire che percepisco ogni momento la fortuna di vivere tutto questo con tanti amici veri intorno, dei figli in gamba, una compagna di vita irresistibile, e il miglior Toro dai tempi dello scudetto. Sono cose, le prime tre, che ti cambiano la vita. La quarta certo non te la guasta. Insomma, la vedo bene. Per un po’ non contate su di me, ma d’altra parte non abituatevi troppo alla cosa perché i medici che si sono ficcati in testa di guarirmi hanno tutta l’aria di essere in grado di riuscirci abbastanza in fretta.

Abbracci, AB