Gli imperdibili vini toscani: 21 etichette da provare
Il 2021 del vino italiano si è chiuso con un importante evento dedicato in grado di sostenere l’evoluzione del settore e indagare sulla nuova generazione di consumatori internazionali partendo da uno dei suoi territori d’eccellenza, la Toscana. Si chiama BE.COME e a Siena ha proposto un’esperienza unica a partire dal vino insieme ad arte, moda, design e sostenibilità, facendo incontrare le eccellenze italiane.
«Quando Confagricoltura Siena ci ha chiesto di pensare ad una nuova formula per raccontare il grande patrimonio del vino toscano» spiega Alessandra Montana Managing Director e Founder di Allumeuse Communication, agenzia ideatrice del progetto, «abbiamo avuto subito chiaro che per creare un’esperienza di valore avremmo dovuto traslare il prodotto “vino” in altri mondi per esprimere il suo valore accanto alle grandi eccellenze italiane come il design, la moda e l’arte per un racconto trasversale e ricco di contaminazioni. Il nome stesso dell’evento BE.COME lascia la matrice vino per focalizzarsi sul futuro, su “cosa diventerà o può diventare” il mondo del vino».
Dai Supertuscan agli IGT contemporanei per arrivare ai single vineyard e le selezioni delle denominazioni rilevanti che hanno ottenuto riconoscimenti a livello internazionale, scoperte attraverso le masterclass coordinate da Gabriele Gorelli, primo master of wine italiano insieme a Justin Knock (Master of Wine wine director of Oeno Group Lond) e Christophe Heynen (stessa prestigiosa carica nonché importatore leader CO2-neutral in Belgio e Francia.
I cosiddetti Super Tuscan (espressione coniata dal giornalista inglese Nicholas Belfrage verso la metà degli anni Ottanta per indicare quei vini che andavano “oltre” il disciplinare stabilito in quei tempi, utilizzando vitigni internazionali e riscuotendo un successo planetario) hanno determinato la grande fama del vino italiano nel mondo. Da lì la toscana è diventata luogo di pellegrinaggio per gli appassionati del buon vivere e tutt'oggi si dimostra essere una delle regioni non solo più vocate alla viticoltura ma anche patria delle etichette più richieste.
Nell’attesa di poter vivere la prossima edizione di BE.COME, vi proponiamo i consigli di Gorelli sui 10 vini toscani da assaggiare almeno una volta nella vita (tra quelli presenti all'evento) più una nostra selezione degli “imperdibili” provenienti dalle diverse zone della regione (in gallery).
Buona lettura e come sempre #beveteconsentimento
I vini segnalati dal primo master of wine italiano Gabriele Gorelli
Podere Forte - Villaggio Orcia doc
Facilità di beva da un territorio conosciuto più per la sua bellezza che per la produzione vitivinicola. Per chi ama il biodinamico e ricerca non solo nel gusto l’immagine di un luogo simbolo della toscana, la Val d’Orcia.
Argiano - Vigna del Suolo Brunello di Montalcino 2016
Vino dell'anno Italia 2021. Rara finezza ed eleganza da uno degli angoli più soleggiati del territorio Ilcinese. Se l’eleganza è il tuo motto di vita non puoi non aver provato almeno una volta questa bottiglia.
San Felice - Vigorello 2016
Il primo dei "supertuscan", nato nel 1968, caratterizzato da un focus sull'uva Pugnitello assieme a varietà bordolesi. Capostipite del successo del vino toscano nel mondo.
Marroneto - Madonna delle Grazie 2016
Interpretazione inconfondibile del versante più classico del comune di Montalcino. Emblema perfetto del Brunello di Montalcino, uno dei vini più premiati al mondo degli ultimi anni.
Tenuta Setteponti - Orma 2019
Un Bolgheri a base Merlot che coniuga estrema bevibilità a finezza ed eleganza. La migliore espressione dell’evoluzione del Supertuscan, per chi si sente contemporaneo e guarda sempre al futuro.
Frescobaldi - Gorgona 2020
Prodotto in una delle isole più piccole d’Italia, da un progetto che unisce un territorio e una condizione sociale estremi, questo è un vino distintivo e salato, che racconta appieno la terra e il mare da cui proviene.
Altesino - Brunello di Montalcino 2016
Cru: terreno particolarmente pregiato usato propriamente nel gergo vitivinicolo francese. Questo termine arriva anche in toscana e nasce il primo vero cru di Montalcino, Montosoli espressione di tutta l'energia e la profondità di questa terra.
Podere Sapaio - Sapaio 2017
Se Bolgheri è sinonimo di Supertuscan, Il Sapaio ne è l’espressione più giovane e dinamica
Dievole - Campinovi 2019
Un trebbiano profondamente gastronomico e dall'approccio distintamente toscano. Un bianco di grande carattere che non tradisce un territorio votato al “rosso”, e ottimo per raffinate cena tra amici.
Felsina - Fontalloro 2018
Interpretazione densa e vellutata del sangiovese chiantigiano.