Giornalismo in lutto

È morto Sergio Lepri, direttore Ansa per quasi 30 anni

È stato direttore dell’agenzia dal 1962 al 1990. Aveva 102 anni. Mattarella: maestro di professionalità e deontologia

Morto Sergio Lepri, direttore dell'ANSA dal 1962 al 1990

4' di lettura

È morto Sergio Lepri. Direttore dell’Ansa dal 1962 al 1990, aveva 102 anni. Era nato a Firenze il 24 settembre 1919 ed era un fiorentino doc. Fu prima insegnante di italiano al liceo, ma il giornalismo era la sua grande passione. E così divenne professionista nel 1946, caporedattore de “Il Giornale del Mattino” di Firenze dal 1953 al 1956; capo del Servizio stampa della Presidenza del Consiglio nel governo di Amintore Fanfani dal 1958 al 1959, per poi approdare all’agenzia Ansa e diventarne direttore nel 1962. Ne divenne direttore per quasi trent'anni, guidando e formando generazioni di giornalisti. Diceva: «Il privilegio di un serio giornalismo è quello di non schierarsi. Giovani come me decisero di fare il giornalista perché era uno strumento per arricchire il patrimonio informativo di tutti. Strumento di conoscenza, di democrazia e libertà come servizio». Nel corso del suo periodo all’Ansa, Lepri forgiò l’agenzia come palestra di stile nel linguaggio (autore di un vademecum interno che ha fatto scuola a centinaia di giornalisti) e di libertà nella completezza dell’informazione.

L’attività di saggista

In un saggio pubblicato nel 2021 per la rivista “Nuova Antologia”, Lepri ricorda come fino agli anni Sessanta la censura era «una prassi abituale». «Oggi è impensabile e, grazie agli attuali mezzi tecnologici, praticamente impossibile impedire la divulgazione di un documento importante», spiega Lepri, che per il 100esimo compleanno è stato ringraziato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo ruolo di protagonista nella storia dell’informazione, «ma negli anni Sessanta l’intervento censorio del potere politico e anche economico era prassi abituale, così come l’autocensura dei giornali».

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Lepri si dedicò anche a un’intensa attività di saggistica e di docente di Linguaggio dell’informazione presso la Scuola di giornalismo dell’Università Luiss dal 1988 al 2004.
Qui sotto, leggiamo un bel ricordo pubblicato su Twitter da un giornalista dell’Agenzia Ansa:

Mattarella: maestro di professionalità e deontologia

«Con Sergio Lepri scompare un prestigioso direttore, maestro di professionalità e deontologia per generazioni di giornalisti, e un testimone attento e partecipe di lunghe e decisive fasi della storia italiana». Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione.

Tajani: è stato innovatore del giornalismo

«Ci lascia Sergio Lepri, un innovatore della professione del giornalismo. Con il suo contributo è stato un esempio di stampa libera e indipendente. Un caro abbraccio alla sua famiglia e a tutta l’Ansa che ha diretto per ben 28 anni». Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.

Nardella, esempio giornalismo retto e rigoroso

«Sergio Lepri è stato uno dei massimi giornalisti italiani, esempio luminoso di un giornalismo retto e rigoroso che non dovrebbe mai passare di moda ma anzi essere viatico per le nuove generazioni di reporter». Lo afferma il sindaco di Firenze Dario Nardella, appresa la notizia della scomparsa del giornalista, che nel capoluogo toscano era nato il 24 settembre 1919. «Nel 2019 - ricorda Nardella - lo abbiamo accolto a Palazzo Vecchio per festeggiarlo in occasione dei suoi 100 anni alla presenza dei vertici dell’Agenzia Ansa, da lui a lungo diretta. Con lui si sono formati e hanno lavorato tantissimi giovani giornalisti che in quell’occasione non mancarono di essere presenti e di dimostrare il loro affetto». «In un tempo così frenetico e difficile, dove le notizie spesso si rincorrono senza soste e le fake news abbondano - continua - è sempre più difficile discernere la buona dalla cattiva informazione. Eppure della prima abbiamo un bisogno estremo e il giornalismo di Lepri, così sobrio, rigoroso, così attento ai fatti e non al clamore, è la via maestra da seguire». «Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze dell’intera amministrazione comunale», conclude il sindaco.

Bartoli: riferimento per tante generazioni di giornalisti

«Esprimo a nome di tutto il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti il cordoglio per la scomparsa di Sergio Lepri, storico direttore dell’agenzia Ansa e maestro del giornalismo italiano», ha affermato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli. «Non ha mai smesso di essere giornalista, sempre attento all’evoluzione e alle innovazioni della nostra professione, sempre disponibile ad incontrare i giovani praticanti per trasmettere loro i fondamenti del mestiere - prosegue Bartoli -. Ho vivissimo il ricordo dell’ultimo incontro con lui, a Firenze in Palazzo Vecchio, in occasione della cerimonia di premiazione alla carriera per i suoi cento anni. Infaticabile, dal tratto gentile ed acuto, è stato il punto di riferimento per tante generazioni di giornalisti. Siamo vicini alla sua famiglia, ai suoi figli, i colleghi Maria, Paolo e Stefano, ed a tutti coloro che hanno lavorato al suo fianco. Serbiamo di lui il ricordo di una persona di grande spessore umano, culturale e professionale». Sergio Lepri aveva ricevuto nel settembre del 2019 una medaglia-ricordo del Consiglio Nazionale dell’’Ordine dei Giornalisti in occasione dei suoi 100 anni con la dicitura “Al maestro del giornalismo”.

Fnsi: «Un maestro sempre dalla parte della Costituzione»

La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime in un comunicato «profonda tristezza per la morte di Sergio Lepri, storico direttore dell’agenzia Ansa, giornalista scrupoloso e appassionato, esempio di equilibrio e stile, sempre dalla parte della Costituzione». «Partigiano, fu tra i padri di quella libertà di stampa che gli italiani seppero ricostruire sulle macerie lasciate dal fascismo e dalla guerra. Osservatore attento e lucido critico, ha attraversato da protagonista tutte le fasi del giornalismo repubblicano, sempre pronto a dispensare utili consigli e raccontare curiosi aneddoti», aggiunge la Fnsi. «Con Sergio Lepri se ne va un pezzo di storia della nostra professione, un maestro per generazioni di cronisti, autore di pagine indelebili di buon giornalismo. La Fnsi si stringe alla famiglia, agli amici, ai colleghi dell’Ansa cui rivolge un commosso abbraccio», conclude la Fnsi.

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