TikTok e Instagram normalizzano il Botox per la Gen-Z
Fino a poco tempo fa non si sarebbe nemmeno immaginato che le ragazze più giovani, quelle della Generazione Z (nate tra il 1997 e il 2012) utilizzassero filler per le labbra ma soprattutto il Botox. La celebre tossina botulinica è stata sdoganata dal video della 23enne YouTuber Kiki Chanel che ha documentato le sue sedute direttamente dalla clinica estetica.
È stata seguita a breve dall'influencer 25enne Adriene Davidson che ha condiviso la sua esperienza, dalla poltrona del dottore ai risultati congelati sulla fronte, con i suoi oltre 569mila follower su TikTok.
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E i commenti dei follower ventenni sono stati prevalentemente positivi. L'interesse dei più giovani per i trattamenti cosmetici e di medicina estetici è aumentato negli ultimi mesi.
L'atteggiamento dei Digitarias nei confronti delle pratiche cosmetiche, compresi chirurgia plastica, lip flip temporanei (un trattamento non invasivo e relativamente poco costoso dove il Botox viene iniettato vicino al labbro superiore per fissarlo e farlo sembrare più voluminoso) e gli antirughe, sta diventando sempre più positivo, tanto che alcune cliniche si stanno specializzando in attività dedicate ai consumatori più giovani, cioè trattamenti rapidi e con risultati immediati perché è questo che la Gen-Z desidera. Allo stesso tempo le cliniche della bellezza propongono contenuti su TikTok e Instagram (i social media frequentati prevalentemente dagli iGen) che spiegano nuovi metodi e risultati ai futuri fan dei trattamenti estetici.
Negli Usa queste pratiche ormai non sono più un tabù tra i giovanissimi, anzi sono considerate accettabili e da provare. Un fenomeno destinato a svilupparsi anche in Europa e in Italia.
Secondo Kay Durairaj, chirurgo plastico specializzata nei trattamenti al viso e nota come Dr.Kay, con oltre 300mila follower sia su TikTok che su Instagram e clienti influencer (come la diciannovenne Nessa Barret e la sedicenne Cynthia Parker), i social media hanno creato un grande numero di giovanissimi interessati ai vari tipi di iniezioni e interventi estetici.
«La richiesta sarà sempre più grande – ha detto Dr.Kay - Stiamo educando l'intera generazione di TikTok, i clienti più giovani pronti a provare iniezioni e chirurgia».
I social media hanno dato il via
I social media (TikTok e Instagram, in particolare) hanno svolto un ruolo importante nella diffusione e democratizzazione di trattamenti estetici come Botox e filler per le labbra tipo il lip flip (i più richiesti e i più diffusi tra i post Millenials). L'hashtag #lipflip per i video di ventenni o under 20 che condividono le loro esperienze, compresi i prima e i dopo, ha attualmente 71,3 milioni di visualizzazioni. Il video di Jillian Dearwater, una ventenne che mostra il suo primo lip flip ha raggiunto 78mila likes.
Questa prima esperienza ha aperto a Jillian Dearwater il mondo della medicina estetica. Ha dichiarato su TikTok di voler provare il filler per le labbra e il Botox.
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«Quando sono andata in clinica e mi hanno spiegato tutti i diversi trattamenti di medicina estetica, mi sono sentita tipo oh mio Dio, ho bisogno di fare tutto - ha scritto Jillian Dearwater - Se avessi abbastanza soldi per fare un trattamento ogni fine settimana, ci andrei sicuramente».
Le cliniche e i medici hanno visto la crescita di contenuti incentrati sui trattamenti estetici anche sui social media e li stanno usando per potenziare le proprie attività. Il medico Dmitriy Schwarzburg di Skinly Aesthetics ha affermato che c'è un maggiore ritorno se si investe sui più giovani perché non si limitano a creare contenuti, ma li condividono.
«Si diffondono in modo virale - ha detto Schwarzburg - I loro amici, i loro conoscenti, le persone che non conoscono, tutti condividono i loro contenuti. I miei clienti più anziani non lo fanno, quindi i post essenzialmente si fermano con loro».
Per Kay Durairaj i pazienti di età inferiore ai 30 anni sono cresciuti fino a costituire il 25% dei clienti e l'80% di questi la contatta attraverso i social media.
Un grande cambiamento
Questo interesse a valanga ha contribuito a cambiare il modo in cui i consumatori più giovani pensano alla bellezza in generale. Sebbene la Gen-Z voglia chiaramente ottenere determinati look, i più giovani sono anche molto più interessati alla risoluzione dei problemi e alla prevenzione che a coprire le imperfezioni. Sono davvero consapevoli che non esiste un make-up che possa rendere la pelle perfetta. Si ottiene solo con trattamenti e chirurgia estetica e si mantiene solo con prodotti specifici. Anche i medici, come Kay Durairaj, vendono soluzioni per continuare la cura della pelle a casa, dopo trattamenti e interventi. Per questo motivo, l'approccio della Gen-Z al trucco è più come una ricerca artistica che un modo per coprire o correggere le imperfezioni.