Guerriglia giovedì mattina a Casal Bertone per lo sgombero di un circolo di CasaPound da parte dei vigili urbani, danneggiate due vetture della municipale. Un centinaio di persone incappucciate ha lanciato fumogeni e petardi contro le forze dell’ordine che si erano presentate all’alba per liberare alcuni locali occupati in via degli Orti di Malabarba. Sono scoppiati tafferugli, con esplosioni di bombe carta, poi degenerati in scontri, con sei agenti feriti e accompagnati in ospedale: un capo squadra, colpito al volto, è stato ricoverato in osservazione per la sospetta frattura delle ossa nasali.
Roma, CasaPound a Casal Bertone: sgomberato il circolo, sei poliziotti feriti
I vigili urbani avevano pianificato l’operazione nei giorni precedenti e alle sei ha preso il via lo sgombero dei locali in via degli Orti di Malabarba. Sono scoppiati dei tafferugli e poi la reazione degli occupanti con veri e propri scontri anche contro la polizia
L’operazione delle forze dell’ordine, seguita ad un provvedimento dell’autorità giudiziaria, era stata pianificata nei giorni precedenti, ma ad attendere i contingenti che si sono presentati alle sei per sgomberare il Circolo Futurista, uno dei presidi storici del movimento di estrema destra. A questo punto c’è stata la reazione degli occupanti, con volti coperti e caschi da motociclista. Dopo gli scontri polizia e carabinieri sono riusciti a ristabilire l’ordine e ci sono alcune persone fermate e identificate. Sull’immobile, di proprietà dell’INPS, gravava un provvedimento di sequestro preventivo emanato come detto già mesi fa dall’Autorità giudiziaria che si è deciso di portare ad esecuzione anche tenuto conto che nello stabile non risiedevano persone. Peraltro l’immobile, oltre alla funzione di circolo culturale, serviva anche da locale per lo stoccaggio di materiale di un’attività imprenditoriale
«Quello che è successo è gravissimo: ogni forma di dissenso viene repressa a suon di lacrimogeni e manganelli. La motivazione è ovvia: la decisione di questo sgombero lampo arriva dopo le proteste contro il governo Draghi. Siamo stati gli unici a scendere in piazza e questa è la conseguenza. - dichiara Luca Marsella, già consigliere a Ostia e fermato durante i momenti di tensione di questa mattina - a Roma ci sono decine e decine di centri sociali e occupazioni di immigrati giunti più volte alle cronache per spaccio di droga e addirittura stupri, ma Gualtieri si presenta a Roma accanendosi contro una delle poche occupazioni dove non sventola la bandiera rossa, attiva da 13 anni e protagonista di tantissime iniziative di solidarietà e cultura. Evidentemente voci libere, che non hanno paura di prendere posizione, sono scomode per una classe politica asservita e imbelle. Una classe politica che si illude di fermarci sgomberando come ripicca le nostre sedi: con o senza, ci troverete sempre in strada a difendere un’Idea, spine nel fianco di chi ha barattato la propria Nazione per un comodo tornaconto».
Giornata calda per la Polizia Locale di Roma Capitale, una pattuglia del gruppo territoriale è stata vandalizzata durante i duri scontri per lo sgombero di CasaPound a Casal Bertone, con gli agenti che non hanno subito più gravi conseguenze, solo grazie all’intervento del reparto mobile coordinato dalla Questura di Roma. Sempre in mattinata un agente della Polizia Locale di Roma Capitale è dovuto ricorrere alle cure del Presidio Sanitario San Giovanni, a seguito di una violenta aggressione da parte di un Italiano avvenuta in zona Termini. L’uomo, un italiano di origini marocchine di 48 anni con numerosi precedenti penali alle spalle, si è scagliato con calci e pugni contro i caschi bianchi che lo avevano respinto ai tornelli della metropolitana in quanto sprovvisto di mascherina. Sugli episodi e sull’ormai quotidiano impiego dei vigili romani in questioni di ordine pubblico è intervenuto il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che in una nota del Segretario Romano Marco Milani dichiara: «Il massiccio impiego di agenti di Polizia Locale in operazioni di sgombero , anche politicizzate, assume ormai carattere quotidiano al punto da non fare più nemmeno notizia. Quello che invece non va dimenticato è come i nostri uomini vengano schierati a fianco di colleghi del reparto celere, senza godere delle medesime protezioni e tutele, a partire dai caschi protettivi fino alle tutele assicurative e previdenziali per gli infortuni in servizio. Stesso discorso per le centinaia di colleghi cui nelle grandi metropoli ogni giorno non viene più chiesto di dirigere il traffico ma di applicare decreti ministeriali e vigilanza di Polizia sui comportamenti dei cittadini. Le amministrazioni Statali e Comunali devono prenderne atto: senza strumenti adeguati e tutele giuridiche , i nostri agenti vengono mandati allo sbaraglio come impiegati al macello», conclude Milani.
20 gennaio 2022 (modifica il 20 gennaio 2022 | 15:52)
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