Politica

Conte e Salvini, il giorno dei due no sulla strada di Draghi per il Quirinale

Impasse nel vertice giallorosso. Il leader M5S: "Niente veti, ma garantire la continuità del governo". La certezza del leghista: retromarcia del Cavaliere e nome condiviso diverso dal premier
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ROMA - Fosse solo per il no di Giuseppe Conte, formalizzato al mattino agli alleati giallorossi e virato in serata verso un più cauto "ni", Mario Draghi potrebbe stare tutto sommato tranquillo. A ostacolarne le ambizioni quirinalizie è invece quello pesantissimo di Matteo Salvini.