La conferenza stampa del presidente degli Stati Uniti d'America

Biden: "Un anno di sfide e di progressi, ma c'è frustrazione per il Covid"

Il presidente, a un anno dall'insediamento, ha illustrato i suoi risultati, ma anche i problemi che attendono gli statunitensi nel lungo periodo. Il Paese è più unito di prima, ma "non è unito come dovrebbe essere"

Biden: "Un anno di sfide e di progressi, ma c'è frustrazione per il Covid"
Ansa (EPA/Oliver Contreras / POOL)
Usa, la conferenza stampa del presidente Biden

Primo anniversario da presidente degli Stati Uniti. Davanti ai pochi giornalisti ammessi alla Casa Bianca, in virtù delle norme di contrasto al Covid-19, il presidente ha parlato alla nazione alle 16 (le 22 in Italia). Biden ha illustrato i risultati ottenuti, ma anche le sfide che attendono gli statunitensi nel lungo periodo. Ha parlato di occupazione e inflazione, di Covid e di ripresa economica. È stata la sua decima conferenza stampa da presidente, la settima da solo (tre sono state tenute in modo congiunto con leader di altri Paesi). L'indice di gradimento del suo operato, a un anno dall'elezione, è particolarmente basso e il partito democratico teme che, senza un'inversione di tendenza, possa perdere le elezioni di metà mandato, il prossimo novembre.

Un anno di sfide, ma anche di progressi

"Domani sarà un anno da quando sono entrato in carica. È stato un anno di sfide, ma è stato anche un anno di enormi progressi. Siamo passati da 2 milioni di persone vaccinate nel momento in cui ho prestato giuramento a 210 milioni di americani completamente vaccinati oggi", ha dichiarato Biden. "Abbiamo creato 6 milioni di nuovi posti di lavoro. Più posti di lavoro in un anno, rispetto a prima. La disoccupazione è scesa, il tasso è sceso al 3,9%. La povertà infantile è scesa di quasi il 40%", ha aggiunto.

Ci sono stanchezza e frustrazione

"Nonostante i progressi, so che ci sono molta frustrazione e fatica in questo Paese. Sappiamo perché: il Covid-19", ha poi affermato Biden.

No lockdown e scuole aperte

La situazione attuale della pandemia "è causa di preoccupazione, ma non di panico. Abbiamo fatto tutto il possibile, imparando e adattandoci il più velocemente possibile e preparandoci a un futuro senza pandemia", con il tempo ora "siamo in un posto molto diverso, abbiamo strumenti, vaccini, booster, mascherine, test, pillole per salvare vite, tenere imprese e scuole aperte", "non torneremo ai lockdown e le scuole non chiuderanno".

Arriveremo al momento in cui non ci sarà più crisi

La pandemia non andrà via immediatamente, ma gli Stati Uniti si stanno avvicinando a un momento in cui il Covid-19 non impedirà più la vita quotidiana, né costituirà una crisi: "Non ci siamo ancora, ma ci arriveremo", ha sostenuto il presidente.

Controllare l'inflazione

Il miglior rimedio all'inflazione è la crescita, "dobbiamo mettere sotto controllo l'inflazione". "La cosa migliore per affrontare i prezzi alti è rendere l'economia più produttiva", ha detto Biden, indicando tra le priorità la soluzione del problema della catena di fornitura. Importante a suo avviso anche ridurre i costi per le famiglie, dagli asili all'energia. A riguardo dell'inflazione Biden ha annunciato "pieno sostegno" alla politica della Fed, chiedendo la conferma di Jerome Powell alla guida della banca centrale americana. 

Non ho fatto promesse esagerate

"Non ho fatto promesse esagerate". Così Joe Biden, nel tracciare un bilancio del primo anno della sua Presidenza. Il presidente Usa, rispondendo alla domanda di un giornalista nella conferenza stampa alla Casa Bianca, ha lamentato l'ostruzionismo parlamentare dei Repubblicani, che punta a non fargli "realizzare nulla". Il Paese è più unito di prima, ma "non è unito come dovrebbe essere".

Il meglio è davanti a noi

"Il meglio di questo Paese è davanti a noi, non dietro di noi". Sono le parole con cui Biden ha concluso il suo messaggio d'apertura, prima di rispondere alle domande dei giornalisti. Biden ha difeso il piano su welfare e clima bloccato al Congresso, il Build Back Better. "Questo piano - ha detto - taglia i prezzi dei farmaci, abbassa i costi dell'energia, non aumenterà di un centesimo le tasse a chi guadagna meno di 400 mila dollari l'anno. Porta aiuti alle famiglie dal reddito medio e basso. Non cambierò la loro vita, ma è già qualcosa". Poi, riguardo gli aiuti alle aziende medie, messe in ginocchio dalla crisi legata alla pandemia, Biden ha spiegato: "Io sono un capitalista, ma il capitalismo senza concorrenza non è capitalismo, è sfruttamento, noi miglioreremo la concorrenza con l'aiuto del Congresso". 

Disastro per la Russia se invade l'Ucraina

"Sarà un disastro per la Russia se invade l'Ucraina", ha infine detto Biden, ammonendo che vi saranno "sanzioni severe" e "perdite umane" anche per Mosca. Il presidente ha ricordato di aver mandato già 600 milioni di equipaggiamento militare sofisticato a Kiev. "Penso che Putin non voglia una guerra conclamata ma che stia testando l'occidente e la Nato per quanto può", ha detto Biden, ammonendo che il leader del Cremlino comunque "pagherà un grave e caro prezzo" se invade l'Ucraina.