Angelo Giorgianni, l’ex magistrato no-vax che ha attraversato lo Stretto di Messina su una barca di pescatori

diFelice Naddeo

A capo di un movimento contro il Green Pass ha presentato un esposto alla Commissione europea. E l’uomo che dal palco di piazza del Popolo a Roma aveva chiesto «una nuova Norimberga» per il governo italiano. Poi è stato sospeso dal Csm

«Ormai siamo ridotti peggio degli extracomunitari». Attraversare lo Stretto di Messina su una barca a remi di pescatori non è certo paragonabile alle pericolose traversate dei migranti dalla Libia all’Italia, ma per l’ex magistrato Angelo Giorgianni quella frase risulta la più opportuna da pronunciare dopo aver messo piede sulla terraferma a Punta Faro. Il consigliere della Corte d’Appello di Messina, che a ottobre dello scorso anno è stato sospeso dal Csm da funzioni e stipendio dopo aver partecipato alla manifestazione dei “no green pass” a Roma, è anche l’oratore che dal palco di piazza del Popolo arringò la folla invocando «una nuova Norimberga» nei confronti del governo italiano. Lunedì 17 gennaio, novello Caronte, ha condotto da prua la piccola imbarcazione di pescatori per tornare in Sicilia, non avendo il Green Pass che gli avrebbe consentito un più comodo transito su un traghetto.

L’esposto

Ma la traversata, testimoniata dalle immagini dell’emittente Messina7, oltre che un espediente dell’esponente no vax per raggiungere l’isola, è soprattutto l’occasione per rilanciare la battaglia contro il Green Pass avviata dal movimento da lui guidato - l’Organizzazione mondiale per la vita di cui è segretario – e dal gruppo de l’Eretico per il quale simpatizza. «I siciliani sono stati sequestrati – ha detto il giudice – e io sono qui per auto-sequestrarmi. I siciliani, che sono cittadini d’Europa, non hanno continuità territoriale. Il confine dell’Europa è stato arretrato a Villa San Giovanni. E non credo si possa avere una tale limitazione. Infatti, come Organizzazione mondiale della vita e Rete legale eretica, abbiamo presentato un esposto alla Commissione europea chiedendo un’audizione immediata. Con l’obiettivo di sostenere che queste limitazioni sono in contrasto con il diritto di libera circolazione».

Contestati Musumeci e De Luca

Giorgianni ha anche presentato una diffida nei confronti del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, che ieri aveva annunciato un’ordinanza , infine adottata questa mattina, per porre rimedio al problema dei collegamenti tra l’isola e la terraferma per chi è senza certificato verde. E il giudice ha espresso perplessità sulle forme di protesta del sindaco di Messina, Cateno De Luca, che dopo il presidio al porto della città ha anche iniziato uno sciopero della fame. «Sembrava che De Luca volesse fare una manifestazione di protesta per far cadere questo limite obbrobrioso che è il Green pass – insiste Giorgianni - invece vuole solo una moratoria per poi introdurre il limite. E poi Draghi e Musumeci non si possono permettere il lusso di sequestrare le persone e limitare la libertà di circolazione».

Tra politica e magistratura

Angelo Giorgianni non è un volto nuovo del panorama politico nazionale. Nel 1996 fu eletto al Senato nella lista Rinnovamento Italiano di Lamberto Dini. E qualche mese dopo divenne sottosegretario all’Interno del governo Prodi, per poi dimettersi a marzo del 1998 dopo una serie di polemiche. Lascia i diniani e transita nel Ppi per poi trovare approdo nell’Udeur. La politica è solo un intermezzo. Torna in magistratura nel 2001, alla Corte d’Appello di Messina, ma la politica lo rispolvera nel 2010 quando è nominato dall’allora Guardasigilli Angelino Alfano nell’organismo di valutazione dei dirigenti del ministero della Giustizia. Dopo un po’ Aventino, Giorgianni torna alla ribalta come leader no-vax. Anche grazie al libro, che ha scritto con Pasquale Bacco, “Strage di Stato. Le verità nascoste del Covid 19”. E alle esternazioni dal palco di piazza del Popolo a Roma.

18 gennaio 2022 2022 ( modifica il 18 gennaio 2022 2022 | 17:06)