18 gennaio 2022 - 08:23

Chiara e la notte di piazza Duomo:
«Così l’ho salvata dal branco»

La 19enne di Cesenatico ha fermato gli abusi su una coetanea: «Era circondata dai violenti»

di Enea Conti

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«Ho soccorso la ragazza dopo essermi frapposta tra una ragazza e il branco che la stava violentando. L’ho soccorsa dopo aver filmato tutto e girato il mio video alla polizia. Se non fossi intervenuta non so cosa sarebbe accaduto alla mia coetanea». Le parole sono di Chiara Corapi, diciannovenne di Cesenatico, che definire super testimone delle violenze sessuali avvenute a Milano a Capodanno a scapito di almeno nove ragazze è riduttivo. Come lei stessa ha raccontato, non solo ha assistito alla scena e collaborato con la polizia raccontando quanto visto e consegnando il video delle aggressioni agli inquirenti, ma ha anche prestato soccorso a una delle vittime delle violenze avvenute in Piazza Duomo a pochi passi dalla Galleria Vittorio Emanuele nel cuore della notte di San Silvestro.

Nuove vittime

Violenze ancora al centro di un’inchiesta che la Procura meneghina non ha concluso. Non si conosce il numero esatto delle giovani aggredite mentre al momento sono due i ragazzi fermati perché ritenuti responsabili di quanto accaduto nel centro del capoluogo lombardo: Mahmoud Ibrahim, 18enne, originario di Milano e Abdallah Bouguedra 21enne, torinese. Entrambi sono in carcere su disposizione del gip Raffaella Mascarino. Sull’ordinanza è scritto che Ibrahim ha colpito le sue vittime «con una carica di violenza così brutale che solo grazie all’intervento fortuito di alcuni soccorritori non è sfociato in conseguenze ulteriori e più gravi».

«L’ho soccorsa»

E tra i soccorritori c’è proprio la ragazza di Cesenatico. «Eravamo nel pieno dei festeggiamenti — racconta — e io mi ero accorta quasi subito che il parapiglia in piazza non era uno dei soliti battibecchi che scoppiano quando c’è ressa e la gente è un po’ su di giri. Si intuiva che gli aggressori avevano cattive intenzioni e avevano preso di mira le ragazze per abusarne». In un primo momento la giovane ha ripreso con il cellulare parte delle violenze. «Avendo il telefono in mano proprio in quegli istanti — spiega —è stato un gesto spontaneo. Poi, dopo aver filmato, quando ho visto che la situazione aveva superato ogni limite mi sono resa conto che non potevo starmene semplicemente ferma a guardare e documentare. Mi sono aperta un varco allargando le braccia e resistendo alla calca. E alla fine sono riuscita a soccorrere una ragazza che era finita in balia di quei violenti: è una mia quasi coetanea, visto che ha appena un anno in meno di me. Per altro ci sentiamo ancora ogni tanto, si sta riprendendo ma ovviamente è ancora parecchio scossa per quanto accaduto. Era stata completamente circondata dal branco. Per fortuna forse, mi hanno scambiata per uno di loro perché indossavo un cappuccio».

«Violenza cieca»

Difficile immaginare che cosa sarebbe accaduto senza il suo intervento. «Vista la violenza cieca di questi ragazzi credo che abbia rischiato davvero parecchio». Chiara Corapi è nata a Cesena 19 anni fa: è diventata cittadina italiana nel 2021 al compimento della maggiore età essendo nata da genitori albanesi. «Credo che l’esempio di Chiara — spiega il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli — sia degno di ammirazione. È una cittadina italiana da poco e ha subito dimostrato di aver compreso il senso della nostra Costituzione. La sua condotta è stata davvero lodevole».

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