Da qualche parte c'è un magnate, collezionista d'arte, che spera di potersi accaparrare L’impero delle luci di Magritte. Il quadro capolavoro surrealista sta infatti per essere messo all'asta da Sotheby's a Londra e la base di partenza è di 60 milioni di dollari. «L'empire des lumières di René Magritte cattura il paradosso visivo che sta al centro dell'originalità dell'artista», scrive Helena Newman, responsabile per l’Europa di Sotheby’s definendo il quadro «tra le immagini definitive dell'arte surrealista e una delle opere d'arte moderna più desiderabili in mani private». Una tela paradossale che comprende due elementi, due opposti: il giorno e la notte.

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C'è una casa buia e una strada di notte con i lampioni accesi. Il cielo blu è illuminato come se fosse giorno. Sembra uno dei versi de L’Aigrette di André Breton a cui l'artista potrebbe essersi ispirato: «Se solo il sole venisse fuori stasera». Siamo in uno dei paesaggi senza tempo di Magritte che, più che in un luogo fisico, ci trasporta nella sua mente, tra illusioni e strani sogni dove il confine tra realtà e immaginazione si fa labile. Il dipinto fa parte di una serie di 17 quadri, ed è la versione più grande mai realizzata.

«L'opera immediatamente riconoscibile è stata creata nel 1961 per la baronessa Anne-Marie Gillion Crowet, figlia del mecenate di Magritte, il collezionista surrealista belga Pierre Crowet, e da allora è rimasta nella famiglia», si legge nel comunicato di Sotheby's. Anne-Marie era la musa dell'artista e «incarnava l'ideale estetico di Magritte, ancor prima che lui la incontrasse».

Come spiega la casa d'aste londinese, Ms Crowet fu amica per tutta la vita di Magritte e di sua moglie Georgette, apparendo in molti dei dipinti più significativi dell'artista». Da adesso fino a marzo L’impero delle luci sarà esposto a Los Angeles, Hong Kong, New York e Londra. Poi, il 2 marzo, troverà un nuovo proprietario.