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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Parcheggi di scambio, pochi e troppo piccoli: “Così non si favorisce l’intermodalità”

Dalla lista Calenda riflettori puntati sui parcheggi a ridosso di stazioni e metropolitane: “Rispetto a Milano lì a Roma si trovano la metà dei posti auto”

Dovrebbero servire a favorire l’intermodalità ma, a causa della scarsa disponibilità di posti, finiscono per disincentivarne il ricorso. La ricerca di uno stallo libero, in un parcheggio di scambio, può diventare infatti un’operazione laboriosa nella Capitale.

La penuria di posti

Il problema è noto perché, a tutte le latitudini, i romani ne hanno fatto esperienza. “A ridosso di alcune stazioni ferroviarie i parcheggi di scambio, pur presenti, sono troppo piccoli. Penso ad esempio al caso di Vitinia e di Acilia, dove dovrebbero intercettare gli utenti della Roma lido diretti in città” ha commentato Dario Nanni, consigliere capitolino della lista Calenda. Ma non è un problema che attenga solo il quadrante sud di Roma.

“A Capannelle abbiamo effettuato più di un sopralluogo ed abbiamo riscontrato la presenza di poco più di 40 posti auto – ha sottolineato il consigliere Nanni – è chiaro che non bastano, se si vuole che sia utilizzato da qualcuno che non sia solo un residente di Capannelle o Statuario”. Analogo discorso può essere fatto per gli utenti della metropolitana. Perché, restando nello stesso quadrante, chi arriva dai Castelli romani, con l’intenzione di prendere la linea A, deve impegnarsi a cercare un posto libero nello spazio antistante il terminal Anagnina.

Parcheggi assenti 

“Se a Capannelle o Vitinia i posti sono pochi, a Colle Mattia non ci sono proprio. Lì, al chilometro 19 della via Casilina, a poca distanza dal comune di Monte Compatri ma sempre nel territorio di Roma Capitale, i parcheggi non ci sono proprio e le auto vengono posteggiate un po’ ovunque, creando difficoltà alla viabilità, con grosse criticità anche delle famiglie che portano i figli nella vicina scuola. C'era un progetto, ma non è decollato. Poi c'è anche il tema della sicurezza nei parcheggidi scambio esistenti, che andrebbe affrontato in tutta Roma”. E gli esempi, in questo caso, non mancano.

I posti auto a Roma e MIlano

Numeri alla mano, nella capitale non sembrano sufficienti i posti a disposizione dei cittadini che vogliono lasciare l’auto a ridosso delle stazioni ferroviarie o metropolitane.  Secondo un’indagine dell’Istat realizzata durante l'amministrazione Raggi, ogni 1000 auto circolanti, ci sono a Roma 9,2 posti nei parcheggi di scambio. A Milano sono 24,1. La Capitale, nonostante un modesto incremento nell’arco temporale considerato (2015-2018), è di gran lunga al di sotto anche della media nazionale (13,3 posti ogni 1000 auto).

Più risorse per potenziare i parcheggi di scambio

“Se si vuole incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico bisogna anche dare la possibilità ai cittadini di poter lasciare i propri veicoli in prossimità delle stazioni metropolitane, ferroviarie e del servizio di superfice – ha sintetizzato il consigliere della lista Calenda Francesco Carpano - Rispetto alle auto in circolazione, Roma ha meno della metà dei posti auto di Milano per quanto riguarda i parcheggi di scambio”. Per questo, i due consiglieri della lista Calenda hanno annunciato l’intenzione di presentare, durante la discussione del bilancio “ordini del giorno per realizzare nuovi parcheggi di scambio ed ampliare quelli già esitenti nelle zone periferiche della città”. Perché se si vuole rilanciare l’intermodalità serve,  per usare una metafora automobilistica, un’inversione di marcia. 
 

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