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Serena Rossi è “La sposa” Maria, donna degli anni ’60 «che assomiglia molto a mia nonna»

Un racconto ambientato alla fine degli anni ’60 con al centro una potente figura femminile. La sposa – nuova fiction di  Rai1 da stasera alle 21.30 –, riporta in scena Serena Rossi. In una storia evocativa e molto attesa che illumina la tenacia delle donne.

La sposa, la trama

Maria (Serena Rossi) è una ragazza calabrese che vive assieme alla famiglia povera ma unita in un piccolo paesino affacciato sul mare. Dal Nord arriva l’agricoltore Vittorio Bassi (Maurizio Donadoni), in cerca di una moglie illibata, timorata di Dio, che sappia lavorare la terra, e gli assicuri la discendenza.

Disposta a tutto pur di aiutare la madre (Mariella Lo Sardo), i fratelli e sanare i debiti, Maria accetta di sposare lo sconosciuto, rinunciando all’unico amore della sua vita, Antonio (Mario Sgueglia). Che si trova in Belgio e non sente da tempo. Giunta all’altare scopre che il suo è un matrimonio per procura: il marito è in realtà il nipote Italo (Giorgio Marchesi).

Serena Rossi in “La sposa”, produzione Rai Fiction,  Endemol, Shine Italy.

In un casale sperduto nella campagna veneta, sola e infreddolita, conosce finalmente Italo. Schivo, cupo e di poche parole, è un uomo che nasconde un grande dolore: la misteriosa scomparsa della moglie Giorgia. Non si dà pace e considera Maria un’intrusa. Mentre il figlio Paolino (Antonio Nicolai), isolato e inselvatichito ha smesso di andare a scuola, preferendo anche dormire nella stalla.

Caparbia e sensibile, con la sua dolcezza Maria fa breccia nel cuore del bambino. Se ne prende cura proprio come una mamma, instaurando un rapporto di amore e fiducia. Solo Italo continua a considerarla una minaccia. Due caratteri opposti e costretti a stare insieme riusciranno ad amarsi? Maria scioglierà la corazza di ferro di Italo?

Maria, una donna emancipata

Dopo Mina Settembre Serena Rossi torna a incarnare una figura femminile forte, che non si piega alle ostilità e ai soprusi. In un contesto culturale contadino e tradizionalista, dove regna il patriarcato e difficilmente si accettano radicali trasformazioni.

Qui le donne vengono messe a tacere, tranne una: Maria, dall’eccezionale energia. Vessata ed emarginata con frasi come: «Torna al tuo paese, terun!». Retaggio di un passato remoto ma ancora attuale.

Serena Rossi insieme all’attore Giorgio Marchesi, coprotagonista della serie. (Endemol)

Emblema di un’eroina tragica che arriva dal passato e parla al presente, Maria combatte contro le discriminazioni di una società maschilista, in un contesto storico di grandi mutamenti politici, economici e sociali.

Falcia il grano. Raccoglie pomodori. Guida il trattore. China sulle ginocchia raccoglie le nocciole e porta da mangiare ai maiali. Si adatta alle condizioni di lavoro durissime.

In nome dei diritti per tutti

Spinta dal desiderio di verità, giustizia e rivalsa fa valere i suoi diritti. Ma soprattutto usa la forza della gentilezza senza chiedere nulla in cambio. E vince. Questa è la sua conquista e l’insegnamento che impartisce agli uomini che la circondano. 

Si batte per il diritto all’istruzione, affinché Paolino ritorni sui banchi di scuola per essere libero, indipendente e avere la possibilità di costruirsi un futuro diverso.

Giorgio Marchesi, Serena Rossi e Antonio Nicolai. (Endemol)

Riflessione sulla condizione femminileLa sposa affronta quindi tematiche attualissime come la parità di genere e i ruoli imposti. Sulle donne non più disposte a subire forme di prevaricazione e subordinazione.

Serena Rossi Matteo Valentini Mariella Lo Sardo, Giulia D’Aloia.

Serena Rossi: «Mi riconosco nella sua resilienza»

«La Sposa parla del passato, ma anche del futuro. È una storia di emancipazione femminile e di accoglienza – racconta Serena. Maria è una diversa. In lei ho rivisto mia nonna che è venuta a mancare quando giravamo».

Sono aspetti che hanno molto colpito l’attrice. «Ho amato questo personaggio perché ha un candore nello sguardo. Soffre con dignità. Sopporta il maschilismo, resiste in silenzio ma non perché debole. Lei vede oltre. Mi riconosco nella sua pazienza e resilienza. Nella voglia di lavorare e nel suo grande senso della famiglia».

E ancora:: «Le donne di ieri hanno spianato la strada a quelle di oggi anche se molto resta ancora da fare, ma ma non bisogna mai arrendersi. Questo ci insegna Maria».

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA