Preparati "18 possibili scenari" di risposta per colpire Mosca

Gli Usa pronti a sostenere una rivolta degli ucraini in caso di invasione dalla Russia

Il segretario di Stato Blinken in un colloquio con Jens Stoltenberg (segretario generale Nato) continua ad auspicare una soluzione diplomatica alla crisi in atto

Gli Usa pronti a sostenere una rivolta degli ucraini in caso di invasione dalla Russia
(GettyImages)
Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken

Gli Stati Uniti stanno considerando la possibilità di sostenere un'insurrezione ucraina nel caso in cui la Russia dovesse invadere il Paese. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti dell'amministrazione Biden. “Come gli Stati Uniti potrebbero articolare il finanziamento e il sostegno” è ancora in via di definizione “ma solo il parlare di come potrebbero rovesciare le mire russe in caso di invasione ha riportato alla ribalta lo spettro di una nuova Guerra Fredda”, mette in evidenza il quotidiano newyorkese.

Intanto, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in un colloquio col segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nell’ambito della riunione del Consiglio Nato-Russia di questa settimana, si dice unito con i partner dell’Alleanza atlantica per una soluzione diplomatica alla crisi ucraina. Come riferisce il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, gli Usa “sono pronti a incontrare di nuovo i russi, ma con una chiara aspettativa di un dialogo reciproco e di una de-escalation delle tensioni da parte della Russia".

Di fronte alla smentita del Cremlino secondo cui è falso che la Russia stia preparando un incidente pretestuoso per giustificare l’invasione dell’ex repubblica sovietica, sempre da Washington arriva la notizia di una sorta di “piano articolato” con cui gli Usa preparerebbero 18 scenari di risposta per colpire Mosca, in caso di invasione russa dell'Ucraina, con conseguenti sanzioni europee e americane. Lo ha dichiarato in un'intervista al Financial Times la sottosegretaria di Stato Usa agli Affari politici, Victoria Nuland, senza fornire ulteriori dettagli.

“Dirò semplicemente che il nostro impegno e i colloqui che abbiamo con i nostri alleati riguardano l'infliggere molto velocemente alla Russia un dolore molto acuto, in caso di aggressione in qualsiasi forma", ha detto Nuland sottolineando comunque che Washington “capisce” che i Paesi europei sono più esposti degli Usa alle conseguenze di eventuali misure punitive contro Mosca. Nuland ha anche ipotizzato che le misure punitive americane ed europee potrebbero "non essere identiche".