• Mondo
  • Martedì 11 gennaio 2022

In Cile sono partiti con la quarta dose

È il secondo paese al mondo dopo Israele: per ora è riservata agli immunodepressi, da febbraio a chi ha almeno 55 anni

Un uomo riceve la quarta dose di vaccino contro il coronavirus a Santiago, in Cile (Matias Basualdo/ZUMA Press Wire)
Un uomo riceve la quarta dose di vaccino contro il coronavirus a Santiago, in Cile (Matias Basualdo/ZUMA Press Wire)

Lunedì in Cile è iniziata la somministrazione della quarta dose di vaccino contro il coronavirus alle persone immunodepresse, ovvero quelle che hanno un sistema immunitario meno efficiente, come ad esempio chi ha subito il trapianto di un organo o i malati di tumore. Dal 7 febbraio la campagna di somministrazione della quarta dose verrà allargata anche alle persone di almeno 55 anni.

Il Cile è il secondo paese al mondo ad avviare la campagna per una quarta dose: il primo era stato Israele, a fine dicembre, che aveva avviato le somministrazioni a partire dalle persone con più di 60 anni e dagli operatori sanitari, oltre agli immunodepressi.

La decisione di somministrare una quarta dose era stata annunciata a dicembre dal presidente cileno Sebastian Piñera, di centrodestra, il cui mandato scadrà a marzo. Piñera sarà poi sostituito dal progressista Gabriel Boric, vincitore delle ultime elezioni. Piñera aveva inizialmente detto che la campagna vaccinale sarebbe iniziata a febbraio, ma ha poi deciso di anticiparla a gennaio a causa dell’aumento dei contagi dovuti soprattutto alla diffusione della variante omicron.

– Leggi anche: È un problema ricevere il vaccino da positivi?

Sabato 8 gennaio si sono registrati per la prima volta da sei mesi più di 4mila contagi giornalieri. Rispetto ad altri paesi sudamericani, comunque, la nuova ondata di contagi in Cile è piuttosto sotto controllo. Lo si deve anche all’ottima campagna vaccinale condotta finora: il Cile è uno dei paesi con il più alto tasso di vaccinazione della popolazione al mondo, e il primo in assoluto tra i paesi del Sudamerica.

Al momento circa l’87 per cento della popolazione cilena ha completato il ciclo di vaccinazione primario (cioè ha ricevuto una dose del vaccino di Johnson & Johnson o due dosi degli altri vaccini), e circa il 60 per cento ha ricevuto anche una terza dose.

Piñera ha detto di aspettarsi che nei prossimi giorni i contagi potranno superare i 10mila al giorno, e per questo ha insistito molto sulla necessità di una quarta dose per le persone con la salute più fragile e gli anziani. Lunedì Piñera ha aggiunto che nei prossimi mesi la quarta dose sarà resa gradualmente disponibile anche per tutte le altre fasce di età.

– Leggi anche: L’obbligo vaccinale in Europa